Un episodio grave e incivile ha segnato la partita Gelbison–Messina, durante la quale il sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Sansone, è stato aggredito mentre tentava di sedare comportamenti ritenuti scorretti da parte di alcuni tifosi.
I fatti
L’intervento del primo cittadino, dettato, come sottolinea il suo gruppo di maggioranza, da un “dovere istituzionale e morale”, mirava a ristabilire un clima di correttezza e rispetto sugli spalti.
La nota
In una nota diffusa nelle ore successive all’accaduto, la maggioranza consiliare esprime “profonda solidarietà” al sindaco Sansone, condannando con fermezza quanto avvenuto.
La presa di posizione richiama i valori di civiltà, educazione e correttezza che, si legge nel comunicato, rappresentano da sempre il tratto distintivo dei sostenitori della Gelbison e dell’intera comunità cilentana.
L’aggressione, oltre a configurarsi come un atto di evidente mancanza di rispetto verso il rappresentante istituzionale, viene interpretata come un attacco alla dignità personale, che la nota definisce “valore imprescindibile da riconoscere e preservare in ogni circostanza, indipendentemente dal ruolo ricoperto o dal contesto”.
La denuncia del gruppo di maggioranza
Il gruppo di maggioranza richiama inoltre i principi autentici dello sport, rispetto reciproco, lealtà, educazione, rifiuto della violenza, ribadendo la totale incompatibilità tra tali valori e comportamenti aggressivi che nulla hanno a che vedere con la competizione sportiva.
“Ogni episodio che offende la dignità della persona – si legge ancora – merita una condanna chiara e unanime”.


