Un richiamo all’attenzione dell’amministrazione comunale affinché una risorsa naturale preziosa non venga trascurata. È questo il senso della lettera aperta indirizzata ai Consiglieri Comunali di Tortorella dal Prof. Biagio Bruno, dirigente scolastico in quiescenza, che pone l’accento sullo stato in cui versa la Fontana Canala. Situata a circa un chilometro dal bivio del paese, la sorgente rappresenta, secondo i dati riportati nella missiva, una vera eccellenza territoriale per le caratteristiche chimico-fisiche delle sue acque, ma necessita di urgenti opere di manutenzione e messa in sicurezza igienica.
Le analisi sulla qualità delle acque
La lettera evidenzia un dato tecnico di rilievo: la Fontana Canala eroga quella che risulta essere “l’acqua più leggera del territorio”. Questa affermazione si basa su un progetto finanziato dall’Europa nell’anno scolastico 2010-2011 presso l’Istituto Comprensivo Statale di Caselle in Pittari, intitolato “Impariamo a testare l’acqua che beviamo”. Le analisi, condotte in un laboratorio scolastico appositamente attrezzato con il supporto di esperti esterni, hanno rilevato una bassa durezza dell’acqua (riferita a calcio e magnesio).
I dati comparativi riportati dal Prof. Bruno mostrano chiaramente la leggerezza della sorgente Canala (0,02 mg per litro) rispetto ad altre fonti locali, come la Fontana Battaglia sopra (0,09 mg/l), la Fontana Vecchia (0,11 mg/l) e la Battaglia sotto (0,40 mg/l). Per offrire un termine di paragone, viene citata la sorgente Capello di Casaletto Spartano, che presenta una durezza di 30 mg per litro. Si ipotizza che la fontana provenga dalla medesima falda che alimenta le altre fonti storiche di Tortorella, tutte contraddistinte da valori eccellenti.
Le criticità strutturali e igieniche segnalate
Nonostante l’elevata qualità della risorsa idrica, la lettera denuncia una serie di criticità croniche che rendono difficile e poco igienico l’approvvigionamento. Tra le problematiche sollevate vi è innanzitutto una scarsa manutenzione nella regimazione delle acque piovane, che causa il trascinamento di terra e pietrisco sul piano di prelievo. A questo si aggiunge la mancata pulizia del percorso di accesso, spesso ostruito dal fogliame, rimosso volontariamente dall’ex dirigente nel mese di agosto ma nuovamente accumulatosi.
Particolare attenzione viene posta sulle infrastrutture della fontana. Viene segnalata l’assenza di una tettoia di protezione e la presenza di una cannula di uscita arrugginita, descritta come “troppo bassa sulla vasca e soprattutto troppo corta”. La vasca stessa è definita ormai obsoleta: se in passato era funzionale all’abbeveraggio degli animali, oggi “il fogliame che vi marcisce e il muschio che si attacca alle pareti interne, non rende gradevole e igienico il prelievo”. Tale condizione costringe spesso gli utenti a immergere i recipienti direttamente nell’acqua della vasca, talvolta putrida, compromettendo l’igiene.
La richiesta di interventi e monitoraggio
L’appello si conclude con proposte concrete per restituire decoro e sicurezza alla fontana. Oltre agli interventi strutturali, come l’abbassamento del piano di pedata per facilitare l’accesso, viene avanzata una richiesta fondamentale per la salute pubblica: l’istituzione di controlli regolari.
Il Prof. Bruno suggerisce infatti “l’effettuazione di una analisi periodica della potabilità” sia per la Fontana Canala che per la Fontana Vecchia, con la successiva affissione dei risultati direttamente sui siti di prelievo. Tale azione rappresenterebbe, secondo l’autore della lettera, “un encomiabile e dovuto segnale di attenzione e di rispetto per la salute dei cittadini”, valorizzando una fonte naturale che merita cura e rispetto.
