L’abbraccio tra Elly Schlein e Piero De Luca a Paestum ha stemperato le polemiche sorte a margine dell’incontro di sabato sera a Contursi Terme, quando la segretaria del Partito Democratico aveva partecipato a un evento sulle problematiche legate alle aree interne, senza ricevere il saluto dei vertici regionali dei Dem, almeno quelli più vicini al presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca.
Un incontro dedicato alla scuola e all’università
Nella città dei templi, invece, in occasione del confronto pubblico “Dagli studenti al Parlamento, costruiamo l’opposizione”, organizzato con gli studenti dell’Unione degli Universitari (Udu) e della Rete degli Studenti Medi, nell’ambito del Revolution Camp, ad attendere la leader del PD c’erano il parlamentare Piero De Luca, il segretario regionale dei Giovani Democratici Marco Mazzeo, con altri esponenti del partito locale e il sindaco di Capaccio Paestum, Gaetano Paolino, quest’ultimo presente più in veste istituzionale che come fervente sostenitore del PD.
Certo, il bagno di folla che solitamente accompagna le visite del governatore, fatto di fasce tricolori e attivisti, è mancato, ma in tanti hanno comunque voluto manifestare il proprio sostegno alla leader del centro-sinistra. Erano presenti anche l’europarlamentare Sandro Ruotolo, l’ex deputato Federico Conte — in odore di candidatura alle prossime regionali — e soprattutto gli esponenti del Movimento 5 Stelle, con la senatrice Felice Gaudiano, il deputato Michele Gubitosa e il consigliere regionale Michele Cammarano.
Ma è soprattutto con il vicepresidente del partito di Conte che la Schlein si è fermata a parlare più a lungo; chissà che l’argomento del confronto non fosse proprio la trattativa sulla candidatura alla presidenza della regione.
La questione regionali
Sebbene l’incontro fosse stato organizzato per parlare di scuola, infatti, è stata subito la situazione politica legata alle elezioni per il rinnovo delle cariche a Palazzo Santa Lucia a prendere il sopravvento. La segretaria del PD, però, è stata abile nel deviare le domande dei cronisti, snobbando anche le tematiche locali legate all’arresto dell’ex presidente della provincia di Salerno Franco Alfieri (da quasi dieci mesi agli arresti domiciliari), e dando priorità alla questione dei dazi americani e alle critiche al governo: «C’è una grande preoccupazione sulla trattativa tra UE e USA. Per un Paese come l’Italia sarebbero fortemente dannosi, perché abbiamo una forte vocazione all’export, quindi l’auspicio è che questa trattativa porti a dei risultati per evitare una guerra commerciale».
Sulle regionali, invece, Schlein si è limitata a sottolineare che questa è una fase di dialogo con gli alleati, nel corso della quale si stanno valutando soluzioni alternative: «Siamo al lavoro per chiudere le alleanze più competitive e inclusive in tutte le regioni, per riuscire a battere le destre. Stiamo dialogando per tenere insieme tutti, perché solo così si può vincere», ha detto, evitando ogni riferimento specifico alla Campania e soprattutto al presidente uscente De Luca.
L’endorsement a Roberto Fico
Ben più diretto sulla questione è stato Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, anche lui ospite dell’incontro promosso dagli studenti. «La coalizione sta lavorando in tutta Italia per proporre alleanze ampie e credibili, in grado di battere la destra. Lo stiamo facendo quotidianamente insieme al Partito Democratico e al Movimento 5 Stelle, perché ormai queste tre forze rappresentano il cuore dell’alternativa», ha esordito.
Poi Fratoianni ha voluto rispondere a De Luca, secondo cui in vista delle elezioni regionali mancano figure autorevoli per la candidatura alla presidenza della Regione, è arrivato un endorsement a Roberto Fico: «Ho molto rispetto per le valutazioni di tutti, a partire da quelle del presidente Vincenzo De Luca. Ma penso che Roberto Fico sia un autorevolissimo esponente della politica di questo Paese; è anche un amico. Ma lo penso di lui come di altre figure. Poi toccherà alle forze politiche della Campania e nazionali discuterne, e mi auguro che si raggiunga quanto prima un’intesa in grado di mettere insieme una proposta, un programma e persone capaci di farlo vivere». Una sorta di endorsement per l’esponente del Movimento 5 Stelle, sul quale neanche i Dem hanno posto veti.