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Maxi sequestro delle Fiamme Gialle di Salerno: scoperto e sequestrato opificio clandestino di liquori

La Guardia di Finanza ha sottoposto a sequestro quasi 1000 litri di prodotti alcolici

A cura di Comunicato Stampa
Pubblicato il 17 Dicembre 2024
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Guardia di Finanza, sequestro opificio

Nei giorni scorsi, all’esito di un’attività di servizio volta alla repressione delle frodi nel settore delle accise e delle altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi, la Guardia di Finanza di Salerno ha sottoposto a sequestro quasi 1.000 litri di prodotti alcolici, tra liquori già prodotti ed alcol puro ancora non utilizzato.

L’operazione

In particolare, le Fiamme Gialle della Compagnia di Nocera Inferiore sono riuscite ad individuare, nel comune di Angri, un box/deposito di circa 20 mq all’interno del quale era stato organizzato un vero e proprio opificio illegale per la fabbricazione clandestina di alcoli e bevande alcoliche, senza alcuna autorizzazione ed in violazione delle più basilari norme igienico sanitarie.

Il sequestro

Complessivamente sono stati rinvenuti 984 litri di prodotto, di cui 300 di alcol puro di contrabbando, in attesa di essere utilizzato ed ancora contenuto in una cisterna in plastica, e 684 litri di liquori vari (grappa, limoncello, meloncello, fragolino, pistacchio, bananino e cioccolato) già confezionati in taniche e bottiglie di varia capacità, pronti per essere posti in vendita.

L’accusa

Il responsabile, un soggetto di nazionalità italiana, è stato cosi segnalato a questa Procura della Repubblica e dovrà ora rispondere di “Sottrazione all’accertamento ed al pagamento dell’accisa sull’alcool e sulle bevande alcoliche” e “ricettazione”.

Le frodi alle accise arrecano gravi danni alle entrate dello Stato e comportano effetti distorsivi alle regole della libera concorrenza. Il contrasto a questo fenomeno, infatti, restituisce competitività e legalità al mercato, favorendo gli investimenti e lo sviluppo imprenditoriale. Va da sé, tra l’altro, che a differenza dei liquori prodotti legalmente, quelli di contrabbando non sono soggetti a controlli di qualità e sicurezza e questo significa che possono contenere impurità e sostanze contaminanti che possono essere nocive per la salute dei consumatori.

“Nel rispetto della presunzione di innocenza e fermo restando che eventuali giudizi di responsabilità potranno conseguire solamente a pronunciamenti irrevocabili”.

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TAG:guardia di finanzaopificio clandestinosequestro
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