Quella della III B del liceo classico “Dante Alighieri” di Agropoli, maturità 1974, non è una semplice rimpatriata tra ex compagni di scuola. Cinquant’anni dopo gli esami, un gruppo di ex allievi ha dato vita a un’iniziativa spontanea e disinteressata, nata dalla scoperta di un “tesoro” nascosto tra le proprie fila: il professor Fernando La Greca, studioso di fama nazionale di Storia Antica, Greca e Romana, saggista e scrittore, che ha dedicato una vita intera alla valorizzazione del Cilento.
Un atto d’amore verso l’ex compagno di scuola
L’iniziativa, raccontata da Sebastiano Aceto, portavoce del gruppo, è un vero e proprio atto d’amore e di riconoscenza verso il loro ex compagno di classe e, di riflesso, verso un territorio che La Greca ha instancabilmente promosso attraverso centinaia di iniziative. L’obiettivo è chiaro: far emergere il Cilento da uno stato di “minorità e subalternità” che ne ha condizionato lo sviluppo, offrendo alle sue popolazioni gli strumenti per emanciparsi e onorare una terra che custodisce le vestigia materiali e immateriali di tutte le grandi civiltà mediterranee, in primis quella ellenica, con i templi di Paestum, le testimonianze di Elea e le potenzialità ancora inesplorate di siti come Roccagloriosa e Moio della Civitella.
Il curriculum di Fernando La Greca è impressionante
Undici pagine che riassumono una vita di studi, docenze, accademie e 98 pubblicazioni. Un “cursus honorum” che lo ha visto nemico della “cattedra”, preferendo la polvere della terra dei luoghi oggetto delle sue ricerche. Nonostante questa statura intellettuale, Sebastiano Aceto e i suoi amici hanno riscontrato un’assordante dimenticanza da parte delle istituzioni locali: né il Parco Nazionale, né Comunità Montane, né Sindaci, né Pro Loco hanno mai pensato a un doveroso riconoscimento per il suo instancabile impegno. Un paradosso, considerando che persino figure esterne al territorio come Renato Brunetta sono state insignite del titolo di “amico del Cilento” da parte della Fondazione Gian Battista Vico. A questa mancanza di riconoscimenti ha contribuito anche il carattere schivo e riservato di Fernando La Greca, ma per gli ex compagni della III B, certi riconoscimenti sono “doverosi” e devono essere tributati “al di là della volontà del destinatario”. Per questo, il gruppo ha costituito un informale Comitato Promotore, decidendo di interloquire, in primis, con il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Le proposte
Il 5 novembre 2024, il Comitato ha incontrato il Presidente del Parco, avanzando una serie di richieste e proposte concrete: – Istituzione della figura di “Ambasciatore del Parco nel Mondo”: Una figura, già presente in altri Parchi Nazionali come quello del Gran Sasso e dei Monti della Laga, che potrebbe rappresentare uno strumento formidabile e a costo quasi zero per la promozione del Cilento a livello internazionale. Il Parco Nazionale del Cilento, sito UNESCO e custode della Dieta Mediterranea, inspiegabilmente non prevede ancora questa figura. La richiesta è stata di avviare la procedura rapidamente e di individuare, anche ufficiosamente, Fernando La Greca come primo destinatario di tale nomina. – Promozione del libro “Cilento Beloved” di David L. Thurmond e Sandra P. Thurmond: Un’opera che mira a favorire un turismo nordamericano di qualità, frutto di quindici anni di permanenza degli autori nel Cilento. – Promozione e acquisto da parte del Parco dei libri e delle riviste del Centro di Promozione Culturale per il Cilento: Materiale da destinare alla costituenda Biblioteca del Parco a Villa Matarazzo, Santa Maria di Castellabate. – Patrocinio e sostegno economico a un convegno dedicato al Professor Amedeo La Greca: Studioso di storia cilentana, scrittore e intellettuale di ampia formazione, scomparso circa tre anni fa, da tenere a Vallo della Lucania. Dal Parco hanno assunto impegni precisi: l’avvio immediato della procedura per l’Ambasciatore del Parco, l’acquisto dei libri previa fornitura dell’elenco dei titoli, il patrocinio e un contributo finanziario al convegno su Amedeo La Greca e un impegno, nei limiti del possibile, a contribuire alla presentazione del libro “Cilento Beloved”.
Promesse non mantenute e nuove speranze
Ad oggi, però, nessuno di questi impegni è stato mantenuto, dicono i promotori dell’iniziativa. Nonostante la consegna, a gennaio, dell’elenco dei titoli dei libri, l’acquisto non è avvenuto. Inoltre, dopo il 5 novembre, non è stato possibile incontrare nuovamente il Presidente del Parco a causa di “giochini e ostruzionismi vari”. A marzo, Sebastiano Aceto ha scoperto che il Parco possiede già un “Diploma di Benemerenza”, istituito nel 2019 dall’allora Presidente Tommaso Pellegrino, che consente di riconoscere i meriti di chi si è distinto nella promozione dell’immagine del Cilento nel mondo. Una soluzione intermedia e più facilmente realizzabile rispetto all’istituzione dell’Ambasciatore del Parco. L’istanza per il conferimento del Diploma a Fernando La Greca è stata ufficialmente presentata, ma anche questa proposta è rimasta senza seguito. La novità più recente, tuttavia, riaccende le speranze: alcuni giorni fa, il Presidente del Parco ha telefonato al Comitato, comunicando l’approvazione del Regolamento per istituire la figura dell’Ambasciatore e l’intenzione di procedere in autunno con la nomina di Fernando La Greca.