Dopo aver chiuso la passata stagione sfiorando il sogno del ritorno tra i professionisti, la Gelbison aveva impostato l’avvio del nuovo campionato all’insegna della progettualità e della continuità. Il presidente Puglisi aveva puntato con decisione su Imperio Carcione, tecnico emergente reduce da un’ottima annata sulla panchina del Cassino, proprio nello stesso girone dei rossoblù. Per rafforzare ulteriormente l’area dirigenziale, era stato chiamato Enrico Coscia, dirigente di lungo corso con numerose esperienze in società blasonate.
La crisi iniziale
La rosa, costruita dal binomio Coscia-Carcione, si fondava su un mix equilibrato tra giovani di prospettiva e giocatori esperti. L’inizio di stagione sembrava confermare la bontà delle scelte: prima la netta vittoria all’esordio in Coppa Italia contro il Pompei, poi il successo nella prima giornata di campionato contro il Sambiase. A impreziosire l’avvio arrivava anche la prestigiosa affermazione al “Granillo” contro la Reggina.
Mister Carcione appariva destinato a una stagione da protagonista ma, proprio dopo la trasferta di Reggio Calabria, è iniziato il periodo più delicato. Il pareggio subìto all’ultimo secondo contro il Milazzo, nonostante l’inferiorità numerica degli avversari, ha incrinato le prime certezze. Nelle tre gare successive sono arrivati due pareggi e una sconfitta contro la Vibonese: un ruolino di marcia che ha portato alla risoluzione consensuale con il tecnico e all’avvio di una vera e propria rivoluzione.
La rivoluzione
Il Presidente Puglisi ha scelto di affidarsi a Massimo Agovino, allenatore esperto che già in passato era stato accostato alla panchina cilentana. Insieme a Carcione hanno lasciato il club il direttore Enrico Coscia e diversi calciatori che avevano fatto parte del progetto iniziale.
L’era Agovino si è aperta con una convincente vittoria sul campo della Vigor Lamezia, ma il trend si è interrotto bruscamente. È seguita infatti una fase estremamente complicata, con un solo punto raccolto in cinque gare e sconfitte pesanti contro Savoia e Athletic Palermo. A quel punto, la proprietà è intervenuta nuovamente sul mercato per puntellare una rosa rimasta corta dopo le numerose risoluzioni contrattuali.
Il mercato di riparazione ha visto il ritorno in rossoblù di Kosovan e dello storico capitano Uliano, affiancati da innesti di spessore come Semeraro, Chironi, Urquiza e Gonzales. Grazie a questi inserimenti, la Gelbison ha ritrovato continuità e risultati, a partire dalla vittoria sul campo dell’Acireale, seguita dai successi contro Enna e Città di Gela.
Questi nove punti hanno permesso di chiudere l’anno solare nel migliore dei modi. La classifica torna così a sorridere ai cilentani, che si preparano ad affrontare il 2026 con rinnovato entusiasmo e l’obiettivo di agganciare una zona play-off che, solo poche settimane fa, sembrava un miraggio.
