Continua la marcia trionfale della Feldi Eboli, che nella notte di Halloween espugna Mantova con un rocambolesco 4-7 e si conferma capolista solitaria della Serie A di futsal. Per la squadra di mister Massimiliano Antonelli si tratta della quinta vittoria in altrettante gare di campionato, cui si aggiungono i successi in Coppa Divisione: otto partite giocate, otto vittorie. Numeri da prima della classe, con miglior attacco e miglior difesa (a pari merito con L84).
Scherzetto Mantova: le volpi vanno sotto, poi la reazione
Parte forte il Mantova al PalaSguaitzer, trovando subito il vantaggio con un missile di Cabeca. Il portiere rossoblù Di Stanio tiene a galla i suoi con un paio di interventi decisivi, ma i lombardi colpiscono ancora: prima Taurisano firma il 3-1, poi ancora Cabeca punisce le volpi in contropiede.
La Feldi, però, reagisce con carattere: Venancio accorcia le distanze con un fulmine dalla distanza, quindi nel finale di tempo Calderolli serve un assist perfetto a Selucio, che realizza il 3-2 e riapre il match.
Dolcetto Eboli: rimonta e trionfo finale
Nella ripresa le volpi completano la rimonta con Felipinho, il cui tiro deviato sorprende Casazza per il 3-3. La Feldi continua a spingere e trova il sorpasso con Caponigro, che al volo sugli sviluppi di un corner insacca il 3-4.
Il Mantova non molla e, dopo un palo di Selucio e un’occasione sprecata dalle volpi, trova il 4-4 con Donadoni. Ma nel finale la squadra di Antonelli mostra tutto il suo carattere: Kenji riporta avanti i campani, Felipinho sigla la doppietta del 4-6 e, in pieno forcing mantovano con il portiere di movimento, arriva anche la rete capolavoro di Di Stanio, direttamente dalla sua area, per il definitivo 4-7.
Un gruppo da applausi
Nel giorno di Halloween, la Feldi Eboli scaccia i fantasmi dello svantaggio e dimostra ancora una volta maturità, compattezza e spirito di squadra. La vittoria su un campo imbattuto da un anno lancia un messaggio chiaro al campionato: le “volpi” sono più vive che mai e pronte a difendere la vetta fino in fondo.


