Politica

Elezioni in Campania: Palmieri sulle candidature dei sindaci: «due pesi e due misure»

In vista delle prossime elezioni regionali in Campania, un tema sollevato dal sindaco di Roscigno, Pino Palmieri, sta accendendo un dibattito sulla coerenza del nostro sistema politico. Il punto centrale è la disparità di trattamento tra i candidati, in particolare tra i sindaci campani e un candidato “esterno” come Stefano Bandecchi, attuale sindaco di Terni e presidente della provincia di Terni.

La questione delle dimissioni e il caso Bandecchi

La questione ruota attorno alle dimissioni preventive. Per poter concorrere come consigliere della Regione Campania, i sindaci campani sono costretti a dimettersi dal loro incarico prima ancora di candidarsi. Così ha fatto il primo cittadino di Laurito, Vincenzo Speranza.

A fare da contraltare c’è il caso di Stefano Bandecchi. L’attuale sindaco di Terni, che non ricopre alcuna carica in Campania, si candida per la presidenza della Regione senza dover lasciare il suo ruolo in Umbria. Questa situazione, del tutto legittima dal punto di vista legale, mette in luce un’anomalia del sistema politico italiano: le regole sembrano valere in modo diverso a seconda di chi si candida e da dove proviene.

La posizione del sindaco di Roscigno

“Questo doppio standard – evidenzia il sindaco di Roscigno, Pino Palmieri, mina la coerenza del processo elettorale e rappresenta l’ennesima dimostrazione di come il sistema politico italiano sia afflitto da normative disomogenee e interpretazioni a geometria variabile, dove le regole valgono solo per alcuni e non per altri”. Di qui la richiesta di cambiare la normativa regionale.

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