• Live TV Canale 79
  • Pubblicità
Notifiche
Logo InfoCilento
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
  • Sport
  • Tv – Canale 79
  • Eventi
  • Giovani
  • Turismo
  • Contattaci
  • Preferiti
Logo InfoCilento
Notifiche
Cerca un articolo
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
  • Sport
  • Tv – Canale 79
  • Eventi
  • Giovani
  • Turismo
  • Contattaci
  • Preferiti
Seguici

Capaccio Paestum: un anno fa l’arresto di Franco Alfieri

Era il 3 ottobre del 2024 quando un terremoto giudiziario scosse l'intera provincia di Salerno e le sue istituzioni

A cura di Ernesto Rocco
Pubblicato il 3 Ottobre 2025
Condividi
Franco Alfieri

È un triste anniversario, quello di oggi, per Franco Alfieri. Esattamente un anno fa, all’alba del 3 ottobre 2025, le auto della Guardia di Finanza di Eboli raggiunsero la sua abitazione di Torchiara per trasferire l’allora sindaco di Capaccio Paestum al carcere di Fuorni. Alfieri rimase dietro le sbarre della casa circondariale di Salerno per oltre tre settimane, fino a martedì 29 ottobre, quando il Tribunale del Riesame di Salerno dispose l’attenuazione della misura cautelare, convertendola negli arresti domiciliari, cui è tuttora sottoposto.

Il blitz della Guardia di Finanza e le accuse

Insieme ad Alfieri furono colpiti da misure cautelari anche la sorella Elvira, il capostaff Andrea Campanile, i vertici della Dervit Vittorio De Rosa e Alfonso D’Auria, e il funzionario comunale Carmine Greco.

Le accuse mosse al politico cilentano — all’epoca anche presidente della Provincia di Salerno — erano gravi: corruzione e irregolarità negli appalti. Intercettazioni ambientali e telefoniche spinsero i PM salernitani a richiedere per lui la custodia cautelare, prima in carcere e poi ai domiciliari. Nelle carte dell’inchiesta Alfieri veniva descritto come una persona scaltra, in grado di distruggere prove e influenzare l’attività politico-amministrativa; per questo motivo diverse richieste di misure alternative alla detenzione furono respinte.

Leggi anche:

Chi è Franco Alfieri, un politico controverso ma recordman alle elezioni

Da quel momento, per Alfieri è iniziata un’escalation giudiziaria: prima una nuova indagine su presunte irregolarità negli appalti per Fondovalle Calore, Sottopasso di Paestum e Aversana; poi, il 27 marzo successivo, un nuovo mandato di arresto per un’accusa ancora più pesante: scambio elettorale politico-mafioso.

Secondo gli inquirenti, Alfieri avrebbe stretto un patto con Roberto Squecco, già condannato per reati legati alla criminalità organizzata. Anche in questo caso, il provvedimento cautelare si è tradotto in arresti domiciliari, tuttora in vigore.

Leggi anche:

Elezioni 2019 a Capaccio Paestum: indagini su presunti accordi tra ex sindaco Franco Alfieri e clan

La revoca della misura cautelare

Questa settimana, i giudici di Vallo della Lucania — a cui è stato trasferito il processo per corruzione per incompetenza territoriale del tribunale salernitano — hanno revocato la misura cautelare, sostituendola con l’obbligo di dimora. Tuttavia, gli arresti domiciliari per il caso Squecco restano in vigore, impedendo ad Alfieri di lasciare la propria abitazione.

Neanche le dimissioni da sindaco di Capaccio Paestum e, di conseguenza, da presidente della Provincia di Salerno, presentate il 27 febbraio, avevano modificato la sua condizione. Al di là delle cariche amministrative ormai decadute, Franco Alfieri ancora oggi non è ancora libero, a differenza degli altri indagati nel procedimento per corruzione e appalti truccati.

L’avvio del processo per Franco Alfieri

Il processo a Vallo della Lucania, celebrato con rito immediato, è iniziato la scorsa settimana; la prossima si tornerà in aula. Il Comune di Capaccio Paestum, che Alfieri ha guidato per oltre cinque anni, si è costituito parte civile.

A palazzo di città c’è chi indaga sull’attività posta in essere da Alfieri e sulle possibili influenze che la macchina amministrativa potrebbe aver subito. Una commissione d’indagine nominata dal Ministero dell’Interno è in azione negli uffici del Capoluogo dallo scorso maggio; ad agosto ha chiesto e ottenuto una proroga di tre mesi che scadranno il prossimo 16 novembre.

La vicenda sembra ancora lontana da una conclusione. Ad un anno dall’arresto, intanto, Alfieri è provato: la detenzione, prima in carcere e poi ai domiciliari, si è rivelata lunga e difficile. Ancora oggi, però, molti tra amici, colleghi e amministratori non perdono occasione per manifestare stima e vicinanza, soprattutto attraverso i social. Ma non manca – soprattutto tra i suoi avversari politici – chi è convinto della sua colpevolezza e auspica una rapida conclusione del processo.

TAG:capaccio paestumCilentofranco alfieri
Condividi questo articolo
Facebook Whatsapp Whatsapp Threads Copia Link
Nessun commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

POTREBBERO INTERESSARTI

Benedetta Scuderi

Agropoli, liberata Benedetta Scuderi: in mattinata il rientro in Italia

Un comunicato del Ministero degli Esteri ha confermato la liberazione dei parlamentari…

Locomotive Museo Pietrarsa

Almanacco del 3 Ottobre: inaugura la Napoli – Portici, prima ferrovia in Italia. Scopri fatti, curiosità e programmi tv sul Canale 79

Il 3 ottobre 1839 nasce la Napoli-Portici, prima ferrovia italiana. Un viaggio…

oroscopo

Oroscopo Paolo Fox 3 ottobre: Capricorno, il peso delle responsabilità si fa sentire. Bilancia, oggi potresti avere problemi sul lavoro

Ecco cosa ci riservano gli astri per la giornata di domani

  • Torna alla home

Invia il tuo articolo o la tua segnalazione alla redazione

Condividi le tue storie con noi e diventa parte della comunità di Infocilento. Dai voce ai tuoi racconti e arricchisci il portale con il tuo contributo.

  • Scopri di più
  • Redazione
  • Contattaci
  • Pubblicità
  • Collabora
  • Come vederci
  • Scarica l’app
  • Newsletter
  • Privacy
  • Facebook
  • X
  • Youtube
  • Google news
  • Instagram
  • Linkedin

© Copyright 2025 InfoCilento, registrazione Tribunale di Vallo della Lucania nr. 1/09 del 12 Gennaio 2009. Iscrizione al Roc: 41551. Editore: Domenico Cerruti – Proprietà: Red Digital Communication S.r.l. – P.iva 06134250650. Direttore responsabile: Ernesto Rocco | Tutti i contenuti di questo sito sono di proprietà della casa editrice, testi, immagini, video o commenti, non possono essere utilizzati senza espressa autorizzazione. Per le notizie o fotografie riportate da altre testate giornalistiche, agenzie o siti internet sarà sempre citata la fonte d’origine. Dove non sia stato possibile rintracciare gli autori o aventi diritto dei contenuti riportati, i webmaster si riservano, opportunamente avvertiti, di dare loro credito o di procedere alla rimozione. La redazione non è responsabile dei commenti presenti sul sito o sui canali social. Non potendo esercitare un controllo continuo resta disponibile ad eliminarli su segnalazione qualora gli stessi risultino offensivi e/o oltraggiosi. Relativamente al contenuto delle notizie, per eventuali contenuti non corretti o non veritieri, è possibile richiedere l’immediata rettifica a norma di legge. 

Ad image
Ad image