“I nodi iniziano a venire al pettine”. Questa l’osservazione di Aurelio Tommasetti all’indomani della proclamazione del neo presidente della Regione Campania, Roberto Fico. Per il dirigente nazionale della Lega le indiscrezioni trapelate sulla nuova giunta di Palazzo Santa Lucia non sono rassicuranti.
Interessi che condizionano la formazione dell’esecutivo
“Purtroppo i timori che avevamo espresso in campagna elettorale si rivelano fondati. Il presidente eletto si ritrova in balia di correnti e interessi di bottega che condizioneranno la formazione dell’esecutivo. Chi ha sostenuto la sua corsa, da De Luca a Mastella, ora presenta il conto. A tirare i fili, insomma, saranno sempre gli stessi”.
Un segnale, aggiunge Tommasetti, arriva dall’ipotesi di una giunta tecnica: “Assistiamo ai soliti balletti ed equilibrismi. Escludere gli eletti è un modo per non scontentare nessuno ma ci troveremo di fatto con un’amministrazione commissariata. Non il modo giusto per affrontare i tanti problemi che la Campania si porta dietro al tramonto del decennio deluchiano. Al contrario servirebbe una forte impronta politica ma Fico sembra non averne la forza”.
Questione sanità
La chiosa è sulla sanità: “Il presidente è intenzionato a tenere per sé la delega e anche qui siamo in continuità con il passato recente, fatto di disastri. De Luca non ha mai voluto nominare un assessore alla sanità, come noi invece abbiamo auspicato per anni, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. E pensare che il suo successore si è presentato come l’uomo del cambiamento”.
