Un “regalo” ai cittadini, ma soprattutto una boccata d’ossigeno per i commercianti in un periodo di congiuntura economica complessa. È questa la sintesi della proposta avanzata dal consigliere comunale di Agropoli Raffaele Pesce, che ha inoltrato una richiesta ufficiale via PEC ai vertici dell’amministrazione, inclusi il Sindaco, l’Assessore al Turismo e il Comandante della Polizia Locale.
Oggetto della missiva è l’istituzione della sosta libera durante le festività natalizie, una misura pensata per incentivare gli acquisti nei negozi di vicinato e rendere il centro cittadino più competitivo rispetto alla grande distribuzione.
La proposta operativa
Il consigliere entra nel dettaglio, suggerendo un periodo di sperimentazione che va dal 18 dicembre 2024 al 9 gennaio 2025. Due le direttrici principali della sua idea:
1. Sosta totalmente libera presso il parcheggio dell’ex campo sportivo “Tenente Gino Landolfi”.
2. Gratuità sulle strisce blu cittadine, regolamentata però dall’uso del disco orario (con slot da 30, 45 o 60 minuti) per garantire la rotazione delle auto e permettere a tutti di fruire dei servizi.
La sfida del centro commerciale naturale
Uno dei punti cardine del ragionamento di Pesce è il confronto con i competitor della grande distribuzione. “Si descrive il centro cittadino come Centro Commerciale Naturale – scrive il consigliere – ebbene, i centri commerciali hanno il parcheggio gratuito”.
Secondo l’avvocato, mantenere la sosta a pagamento rappresenta un disincentivo per i potenziali clienti, che potrebbero preferire luoghi dove parcheggiare non ha costi aggiuntivi. Una barriera all’ingresso che, secondo Pesce, danneggia il circuito economico privato e, di riflesso, anche quello pubblico.
I numeri: incassi esigui per l’ente
A supporto della sua tesi, Pesce cita i dati economici relativi allo scorso anno. Nel periodo natalizio passato, l’incasso comunale derivante dai parcometri è stato di circa 7.000 euro per le strisce blu e poco più di 3.700 euro per il parcheggio Landolfi.
Cifre che il consigliere definisce irrisorie se paragonate al potenziale indotto che la gratuità della sosta avrebbe potuto generare per le attività commerciali. “Quanto sarebbe entrato in più nelle casse dei commercianti se fosse stata accolta la mia proposta?”, si chiede Pesce, sottolineando come il problema degli abbonamenti residenti non debba essere considerato un ostacolo insormontabile, confidando nella solidarietà dei cittadini.
L’appello finale
La lettera si chiude con un invito all’azione rivolto all’amministrazione, affinché si passi dalle parole ai fatti. Pur ammettendo che la sosta gratuita non sia una “panacea” per tutti i mali del commercio locale, Pesce la individua come un’iniziativa minima ma necessaria. “Si parla molto, troppo, di commercio – conclude la nota – ma non si predispongono iniziative adeguate. Iniziamo allora, una buona volta”.
