CAMEROTA. Sono arrivati nella serata di ieri nel Cilento i familiari di Gianluigi D’Angelo, il 61enne romano trovato morto su un gommone. A loro il triste compito di riconoscere il corpo rinvenuto sull’imbarcazione alla deriva, nelle acque antistanti la spiaggia del Mingardo, a Marina di Camerota. Sono state alcune persone presenti a riva a segnalare la presenza di un natante senza controllo che si avvicinava alla costa.
Sul posto sono immediatamente giunti gli uomini della Guardia Costiera di Palinuro, guidati dal capitano Amalia Mugavero che una volta a bordo hanno fatto la scoperta. Il gommone è stato trasportato a riva; intervenuti anche i carabinieri della stazione di Camerota coordinati dal comandante Francesco Carelli, i sanitari del 118 e i vigili del fuoco del distaccamento di Policastro Bussentino.
L’uomo era già deceduto; è stato necessario ritrovare i suoi documenti per identificarlo. A quel punto sono stati allertati i familiari.
Il fratello della vittima, Nicola D’Angelo, è un giudice del Consiglio di Stato. Altri parenti vivono in Campania. Gianluigi D’Angelo, 61 anni, pure era residente a Roma, ma era in vacanza a Scario.
Appassionato di mare ed immersioni, probabilmente è deceduto proprio dopo essere risalito sull’imbarcazione dopo un bagno. Forse l’uomo si era sentito male e aveva intenzione di rientrare in porto, ma non ha fatto in tempo. E’ la seconda vittima nel tratto di mare tra Marina di Camerota e Palinuro: nelle scorse settimane è morto un maresciallo dei carabinieri in vacanza nel Cilento. Sul caso indaga la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania. La salma è già stata liberata.