Curiosità

San Vito a Felitto tra storia, culto e tradizione

Domani i festeggiamenti

Katiuscia Stio

14 Giugno 2017

Domani i festeggiamenti

FELITTO. San Vito tra storia, culto e tradizione.
È d’uso, il giorno della vigilia di Sant’Antonio, tre giorni prima della festa di San Vito, che la statua raffigurante il busto del Santo, custodito nella Chiesa dell’Assunta, sia portata presso la Cappella che si trova nei pressi del torrente Pietra, che divide il territorio di Felitto da quello di Bellosguardo, dove è custodita un’altra statua del Santo, a figura intera. Una distanza di circa 8 km che viene percorsa a piedi, in processione e alzandosi di buon ora. La mattina della festa i fedeli si recano presso la Cappella di San Vito, per riportarlo in processione nuovamente alla Chiesa dell’Assunta. È un percorso che richiede una buona dose di impegno, sia per la distanza che per il caldo che preannuncia l’estate. Ciò nonostante attorno alla statua, allo stendardo che lo precede e al palio che lo segue, si forma una calca ed una competizione per offrire i propri muscoli nell’opera di trasporto. È tradizione che lungo il percorso, tra la Cappella ed il paese, ai portatori vengano offerti i “taralli”, detti appunto i taralli di San Vito, e vino. Per mantenere libere le mani, si usava infilare i taralli nel tralci di ginestra e, formatane una corona che si ingrandiva man man che ci si avvicina al paese, li si legava alla cintola. Portare più taralli significava anche maggior onore, oltre che alla strada percorsa e più fatica.

Questa sera alle ore 20:00, si terrà una conferenza su San Vito e la sua storia a cura di don Nicola Coiro, parroco di Roscigno e Bellosguardo.
Domani sera, dopo la celebrazione della santa Messa e la processione, la festa continuerà con la musica dei Komitiva. Per chi volesse prendere parte alla processione, l’appuntamento è domattina alle h 07:00 presso la Cappella di San Vito.

San Vito, venerato anche come san Vito martire o san Vito di Lucania (Mazara, III secolo – Lucania, 15 giugno 303), fu un giovane cristiano che subì il martirio per la fede nel 303 ed è venerato come santo da tutte le chiese che ammettono il culto dei santi. La memoria liturgica è da ricordare nei giorni 15 giugno, 20 marzo. San Vito è il patrono ed il protettore dei danzatori. Era assai venerato nel medioevo e fu inserito nel gruppo dei santi ausiliatori,[4]santi verso i quali veniva invocata una intercessione in particolari e gravi circostanze e per ottenere guarigione da malattie particolari.

Per secoli la figura di san Vito ha alimentato ed esaltato la fede popolare: si pensi per esempio alla protezione per la quale veniva invocato, in modo particolare nella speranza di ottenere guarigione da patologie quali la Corea di Sydenham, una forma di encefalite nota come ballo di San Vito (in quanto può presentare postumi come tic, tremori, etc.), dall’idrofobia, da malattie degli occhi (in slavo la parola Vid = vista fu associata al suo nome, e in quelle terre il culto di san Vito pare avesse sostituito l’antico culto di Svetovit), dalla letargia. Tuttavia la nascita del suo culto e la relativa tradizione agiografica non sono stati ancora studiati in maniera ampia e approfondita.

Il simbolo che lo rappresenta è la palma del martirio e il calderone dentro il quale avrebbe subito il martirio.

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Il Cilento in festa per la Solennità di San Giovanni Battista

Domani la Chiesa celebra la Solennità di San Giovanni Battista, ecco il culto e le tradizioni

Concepita Sica

23/06/2025

Leonia Milito, la missionaria di Sapri: domani l’anniversario della sua nascita

La sua testimonianza continua a ispirare chi sceglie di dedicarsi agli altri, diffondendo l’amore di Dio nel mondo

La Solennità del Corpus Domini: fede, storia e tradizioni nel Cilento

La Solennità del Corpus Domini (Corpo del Signore), celebra il mistero dell’Eucaristia, istituita da Gesù nell’Ultima Cena; celebra il mistero della presenza reale di Gesù nell’Eucaristia

Concepita Sica

21/06/2025

Solstizio d’Estate 2025: il giorno più lungo dell’anno segna l’avvio dell’estate

Domani, 21 giugno, il nostro pianeta saluterà il solstizio d'estate, un evento astronomico che sancisce l'inizio della stagione calda e il giorno più lungo dell'anno

Angela Bonora

20/06/2025

Armando Salati, da Gioi agli Stati Uniti: oggi l’anniversario della sua nascita

Nato a Gioi, nel cuore del Cilento, Armando Salati fu una figura di primo piano nella diplomazia italiana negli Stati Uniti

Luisa Monaco

20/06/2025

Il 15 giugno il Cilento celebra la solennità di San Vito Martire: fede e tradizione nelle comunità locali

Dalla raccolta delle spighe ai taralli benedetti: il culto di San Vito Martire continua a vivere nel cuore del Cilento

Concepita Sica

14/06/2025

Cilento e Diano in festa per Sant’Antonio di Padova: storia, devozione e miracoli

Il 13 giugno si celebra la memoria liturgica di Sant’Antonio da Padova, uno dei santi più amati e venerati, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Ecco dove si festeggia nel Cilento e nel Vallo di Diano

Concepita Sica

12/06/2025

Il miracolo della lacrimazione di Sant’Antonio a Polla: la storia e il riconoscimento

Il fenomeno straordinario ebbe inizio il 12 giugno 2010, intorno alle 15:15. Ecco la storia

Luisa Monaco

11/06/2025

La festa della Madonna dell’Acquasanta: una tradizione che si rinnova ogni anno nel Cilento

La festa della Madonna dell'Acquasanta, un evento tradizionale, si celebra ogni anno il martedì successivo alla Pentecoste, ossia il cinquantesimo giorno dopo Pasqua

Angela Bonora

09/06/2025

Il 4 giugno moriva Massimo Troisi: un’icona del cinema italiano. Ecco il suo legame con il Cilento

Strade e luoghi pubblici intitolati all'attore, ma anche iniziative per ricordarlo. A Sapri vive il suo sosia

Luisa Monaco

03/06/2025

Sant’Angelo a Fasanella, alla scoperta della Grotta di San Michele Arcangelo: scrigno di storia e bellezza

La Grotta contribuisce a rendere il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, patrimonio UNESCO. In vista dell’estate sono tanti i visitatori che raggiungono il comune alburnino per scoprirla

Torna alla home