Nuova richiesta di archiviazione per il caso di Dora Lagreca, la giovane originaria di Montesano sulla Marcellana deceduta tragicamente a Potenza quattro anni fa. Dopo l’ultima proroga delle indagini, la Procura ha acquisito due nuove consulenze – una fisico-balistica e l’altra medico-legale – che avrebbero escluso sia una spinta sia un gesto volontario, descrivendo una caduta “a candela”, ossia parallela al muro dell’edificio, priva di slancio. Sulla base di questi risultati, la Procura ha rinnovato la richiesta di archiviazione nei confronti di Antonio Capasso, fidanzato della vittima e indagato per istigazione al suicidio.
Le richieste
Tuttavia, la famiglia di Dora, rappresentata dagli avvocati Renivaldo Lagreca e Cristina Coviello, non intende accettare passivamente questa decisione. “Valutiamo di chiedere una nuova proroga delle indagini – ha dichiarato l’avvocato Renivaldo Lagreca – oppure di avanzare una richiesta di imputazione coatta. Siamo profondamente amareggiati dal fatto che non si possa più effettuare un’analisi corretta del tasso alcolemico, a causa di un errato repertamento del sangue”.
Gli elementi emersi dall’inchiesta
Uno degli elementi emersi nel corso dell’inchiesta riguarda proprio la discrepanza tra il tasso alcolemico registrato all’arrivo in ospedale e quello rilevato durante l’autopsia. Un’incongruenza che, secondo i legali della famiglia, meriterebbe ulteriori approfondimenti. “I familiari non possono restare in silenzio davanti a una nuova richiesta di archiviazione», ha ribadito Lagreca, confermando l’intenzione di opporsi formalmente all’istanza della Procura. La battaglia della famiglia per ottenere piena verità e giustizia per Dora, dunque, è tutt’altro che conclusa.