Arriva la conferma anche nel secondo grado di giudizio per il comandante della Polizia Municipale di Capaccio Paestum, il maggiore Antonio Rinaldi. La Corte d’Appello ha ribadito la condanna per il reato di calunnia ai danni di un imprenditore locale.
La sentenza di secondo grado
I giudici hanno confermato in toto la decisione del primo grado, emessa dal giudice Viviana Centola della prima Sezione penale del Tribunale di Salerno. La pena stabilita è di 2 anni di reclusione, con il beneficio della sospensione condizionale.
Oltre alla pena detentiva, la sentenza prevede il pagamento delle spese processuali e il risarcimento dei danni nei confronti della parte civile, la cui quantificazione sarà definita in una separata sede. Si conferma dunque la linea dura già emersa durante il primo processo, dove la condanna era stata addirittura superiore alla richiesta del pubblico ministero inquirente, che aveva proposto 1 anno e 4 mesi di reclusione.
Il contesto
Dopo la sentenza di primo grado Rinaldi, allora comandante della polizia municipale di Agropoli, rimise nelle mani del sindaco Roberto Mutalipassi il suo incarico ma gli venne confermata piena fiducia.
Da comprendere se anche a Capaccio rimetterà il suo mandato nelle mani del primo cittadino. Un passo che non sarebbe comunque obbligato.
