La recente canonizzazione di Carlo Acutis, proclamata il 7 settembre, si prospetta come un evento di grande rilevanza non solo spirituale, ma anche culturale, sociale e turistica per il Cilento e per l’intera provincia di Salerno. Questa tesi è stata sostenuta con forza da Confesercenti Salerno, che ha colto fin da subito il potenziale di questa figura, presentando già alla BIT di Milano 2025 la guida “Itinerari culturali religiosi – Salerno e la sua provincia”.
La vita di Carlo Acutis, morto a soli 15 anni, ha lasciato un segno profondo, specialmente nei luoghi cilentani che ha frequentato. L’associazione Confesercenti ha sottolineato come «i luoghi cilentani dove Carlo si raccoglieva in preghiera custodiscono una storia antica e una bellezza straordinaria, oggi arricchita dal suo passaggio». Questa eredità spirituale si unisce al già ricco patrimonio storico e naturale della zona, offrendo un nuovo motivo di attrazione per fedeli e turisti.
Secondo il presidente provinciale di Confesercenti Salerno, Raffaele Esposito, la santificazione del giovane Acutis può rappresentare «una spinta culturale e turistica per le destinazioni cilentane e le aree interne, se sviluppata in maniera inclusiva e partecipata». L’organizzazione si rivendica un ruolo pionieristico nella promozione di questi percorsi di fede, grazie anche all’impegno di dirigenti come la dottoressa Gisella Forte.
Confesercenti crede fermamente che la chiave per il successo risieda nella collaborazione. Raffaele Esposito ha evidenziato l’importanza di «un percorso condiviso con enti locali, GAL e Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni». Questa sinergia potrebbe aprire nuove opportunità non solo per il turismo religioso, ma anche per un più vasto sviluppo economico e sociale dell’intera area. L’obiettivo è trasformare un evento di fede in un motore di crescita sostenibile e diffusa.