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Allarme sicurezza nel Vallo di Diano: chiesta la chiusura urgente della provinciale tra San Pietro e San Rufo

Il movimento Italia dei Diritti denuncia le condizioni critiche della strada che collega San Pietro al Tanagro e San Rufo, chiedendone la chiusura immediata

A cura di Ernesto Rocco
Pubblicato il 2 Dicembre 2025
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Strada dissestata

L’attenzione sulla sicurezza stradale nel Vallo di Diano torna prepotentemente al centro del dibattito pubblico a seguito di una ferma presa di posizione del movimento Italia dei Diritti. Oggetto della denuncia è lo stato di degrado in cui versa la strada provinciale che collega i comuni di San Pietro al Tanagro e San Rufo, un’arteria definita ormai in condizioni critiche e potenzialmente pericolosa per l’incolumità degli automobilisti.

La richiesta avanzata dal movimento è chiara: il tratto viario deve essere chiuso e messo in sicurezza immediatamente. A farsi portavoce di questa istanza è Carlo Spinelli, responsabile per la Politica Interna, il quale ha sottolineato con forza che “la negligenza della istituzioni non può mettere a rischio vite umane”.

Le criticità del tratto viario e l’assenza di manutenzione

A sollevare il caso nel dettaglio è Corrado Fella, segretario provinciale dell’Italia dei Diritti, che pone l’accento su una gestione carente che perdura da decenni. Secondo quanto riportato, la strada in questione, lunga circa 6-7 chilometri, non riceverebbe interventi di manutenzione ordinaria o messa in sicurezza da ben 40 anni.

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Si tratta di un collegamento strategico per la viabilità locale, poiché permette di accorciare significativamente le distanze tra i due comuni. “Una strada fondamentale perché taglia di molto, sia in tempo che in km la distanza tra i due comuni rispetto alla SS 166 degli Alburni” spiega Fella, aggiungendo che “tutti preferiscono percorrere la strada provinciale per risparmiare almeno 20 minuti di tempo”. Tuttavia, questo risparmio temporale comporta l’esposizione a rischi elevati.

I pericoli oggettivi: frane e caduta massi

La denuncia si concentra sulle condizioni fisiche del manto stradale e dell’ambiente circostante. Le problematiche maggiori sono state rilevate nel territorio di San Pietro al Tanagro, dove si segnalano frane, smottamenti e una preoccupante assenza di segnaletica di preavviso adeguata. A ciò si aggiunge il rischio idrogeologico derivante dal costone roccioso situato alle spalle del comune, che presenta il pericolo di caduta massi.

Di fronte a tale scenario, la richiesta rivolta ai sindaci è perentoria: esercitare il proprio potere territoriale per interdire il traffico. “Invito i sindaci ad applicare il loro potere territoriale per far sì che già da domani provvedano con una ordinanza a istituire un divieto di transito pedonale ed automobilistico sul tratto citato” ha dichiarato Fella, evidenziando la necessità di prevenire incidenti che potrebbero rivelarsi anche gravi.

La situazione della rete viaria provinciale

La problematica sollevata non si limita al singolo tratto tra San Pietro e San Rufo, ma diventa lo spunto per una riflessione più ampia sulla gestione delle infrastrutture nel salernitano. Carlo Spinelli ha infatti allargato il quadro, definendo “pessime” le condizioni della rete viaria gestita dalla Provincia di Salerno.

L’appello finale è rivolto direttamente all’ente provinciale e alla sua presidenza, affinché si intervenga in modo strutturale per migliorare la viabilità. “Non si possono mettere a rischio vite umane per la negligenza di chi amministra la cosa pubblica” ha concluso Spinelli, ribadendo l’urgenza di un cambio di passo nella gestione della sicurezza stradale.

TAG:san pietro al tanagrosan rufovallo di diano
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