L’aeroporto Salerno–Costa d’Amalfi e del Cilento vive una fase di profonda incertezza, segnata da un preoccupante ridimensionamento delle rotte operative. Dopo le recenti soppressioni dei collegamenti internazionali verso Berlino e Ginevra, arriva una nuova battuta d’arresto che rischia di compromettere la stabilità dello scalo: EasyJet ha annunciato la cancellazione della tratta per Milano Malpensa a partire dal primo aprile 2026.
La notizia, che interrompe un periodo di apparente crescita, solleva interrogativi cruciali sulla strategia di gestione e sul futuro infrastrutturale dell’aeroporto.
Un nuovo stop: la decisione di EasyJet e le criticità strutturali
A rendere nota la sospensione del volo, considerato uno dei collegamenti più strategici e frequentati per il territorio, è stata l’associazione FlySalerno, che ha definito l’accaduto come “l’ennesimo passo indietro” per lo sviluppo aeroportuale. La decisione della compagnia aerea non appare casuale, ma sembra essere la diretta conseguenza di problemi strutturali irrisolti, con particolare riferimento alla carenza di collegamenti adeguati da e per l’aeroporto.
Questa situazione di isolamento infrastrutturale ha spinto l’associazione a lanciare un appello diretto alla Gesac, la società responsabile della gestione del sistema aeroportuale di Napoli e Salerno. È richiesta un’assunzione di responsabilità urgente per rispondere alle crescenti preoccupazioni manifestate sia dalle compagnie aeree che dai cittadini, che vedono allontanarsi la prospettiva di una stabilizzazione dello scalo.
La reazione di Federalberghi e l’appello alle istituzioni
La gravità del momento è stata sottolineata da Antonio Ilardi, presidente salernitano di Federalberghi, il quale ha tracciato un quadro critico della situazione. Secondo Ilardi, il cosiddetto “caso Salerno” è ormai emblematico di una realtà che le istituzioni non possono più trascurare. Il presidente ha invocato un intervento attivo e immediato da parte della Regione Campania, degli enti locali e della Camera di Commercio, affinché forniscano chiarimenti e soluzioni concrete per arrestare il deterioramento dei servizi.
Il nodo centrale sollevato da Ilardi riguarda la necessità di definire una strategia chiara che garantisca un equilibrio nella distribuzione dei voli tra Napoli Capodichino e l’aeroporto di Salerno. Senza una pianificazione attenta, lo scalo salernitano rischia di trasformarsi nell’anello debole del sistema regionale, vanificando gli sforzi fatti finora per il suo rilancio.
Le ripercussioni sul turismo e l’economia locale
La cancellazione della rotta per Milano Malpensa non è solo una questione logistica, ma rappresenta una minaccia diretta per l’economia del territorio. La riduzione dei collegamenti aerei incide pesantemente sul settore turistico, vitale per l’area salernitana e cilentana, già messa alla prova dalle fluttuazioni del mercato.
A rischio sono le attività di operatori turistici, ristoratori e di tutto l’indotto che dipende dai flussi di visitatori, sia nazionali che internazionali. In questo scenario di crisi, diventa imperativo che le istituzioni locali lavorino sinergicamente per rendere l’aeroporto un hub competitivo e accessibile, scongiurando il pericolo di un isolamento che penalizzerebbe l’intera comunità socioeconomica.
