AGROPOLI. Sta suscitando perplessità la proposta del sindaco Adamo Coppola di disporre la chiusura del Lungomare. L’idea era partita da alcuni esercenti che chiedevano la possibilità di avere più spazio a disposizione, considerato che la prossima stagione estiva sarà all’insegna del distanziamento. Il primo cittadino nel week end ha fatto visita ai commercianti della zona e al termine dell’incontro ha annunciato come gran parte di loro fosse contenta di questa prospettiva.
Ma è proprio così? Secondo l’avvocato Giovanni Basile, presidente dell’associazione Camelot, le cose stanno diversamente. “Non sono contro alla chiusura del lungomare, questa operazione va ragionata e programmata, non improvvisata. Studiamola ora per farla in futuro, non domani”, spiega. L’avvocato agropolese poi incalza: “Coppola fa un bluff, dice che questa chiusura è stata avallata dai commercianti del Lungomare. Si deve assumere la responsabilità delle sue scelte e non deve farla ricadere sui negozianti”.
Basile parla di una scelta “totalmente sbagliata. Da come abbiamo avuto modo di vedere la maggior parte non è d’accordo perché ha paura di avere un contraccolpo negativo”.
Ma l’indice dell’avvocato agropolese è puntato anche sull’atteggiamento avuto dal primo cittadino durante l’incontro con i negozianti: “Quando un commerciante si vede arrivare il sindaco col suo codazzo e che fa capire che la maggior parte degli esercenti ha detto di si è difficile da contraddire”.
E conclude con una provocazione: “pubblichi chi sono queste attività che sono d’accordo con la chiusura del Lungomare così i cittadini sapranno di chi è la responsabilità del disastro”.