Giornata di interrogatori ieri presso la caserma dei Carabinieri di Vibonati, necessari quest’ultimi per fare chiarezza su quanto accaduto lo scorso giovedì al piccolo Pietro, il bambino di 9 mesi di Villammare ora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Santobono di Napoli.
Ascoltata la madre del piccolo
Intanto il Tribunale per i minori di Potenza ha disposto l‘allontanamento dalla casa familiare del fratello del piccolo Pietro e il conseguente divieto di avvicinamento al bambino. Si tratta in concreto di un atto dovuto dalla Procura a tutela del minore. Dopo il sopralluogo effettuato dai Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche di Salerno nella villetta dove il piccolo Pietro viveva con la madre e il compagno della 25enne che ha portato successivamente al sequestro dell’appartamento, nella giornata di ieri diversi sono stati gli interrogatori effettuati dal Maresciallo Francesco Barile. Tra questi, ad essere ascoltata nuovamente è stata la madre del bambino, oltre ad alcuni vicini di casa. Ma al momento nessuna delle persone coinvolte nella vicenda è iscritta nel registro degli indagati.
Pietro lotta tra la vita e la morte
Restano gravi e stazionare invece le condizioni di salute di Pietro, che lotta tra la vita e la morte. Motivo per il quale oggi la comunità di Villammare si stringerà in preghiera per il piccolo Pietro durante la Santa Messa delle 19 presso la Parrocchia di Maria Santissima di Portosalvo. Un momento drammatico per l’intera comunità di Villammare, come sottolineato anche dal Sindaco Manuel Borrelli.
Il commento del sindaco di Vibonati, Manuel Borrelli
“Mi auguro che Pietro possa riprendersi e possa superare questo momento che è davvero drammatico – ha affermato il primo cittadino Borrelli – siamo vicini al bambino con ogni pensiero, ogni parola e ogni preghiera. Tutti esprimono parole d’incoraggiamento nei confronti del piccolo. Sicuramente i Carabinieri della Stazione di Vibonati stanno svolgendo un lavoro importante per accertare le eventuali responsabilità. Auguro al Maresciallo Barile e al Capitano Francesco Fedocci un grande in bocca a lupo per districare questo caso”.