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Università di Salerno, D’Antonio presenta la nuova squadra di governo: il vicario è Campiglia, originario di Montesano sulla Marcellana

L’Università di Salerno inaugura una nuova stagione con l’insediamento del rettore Virgilio D’Antonio, che riceverà ufficialmente il mandato venerdì 7 novembre, alla presenza del ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. «Festeggiamo l’avvio di un nuovo sessennio – ha dichiarato D’Antonio – nel segno di un’università dialogante e innovativa».

Un valdianese nello staff

Nel suo primo giorno alla guida dell’Ateneo, il nuovo rettore ha annunciato la governance che lo accompagnerà nel mandato 2025-2031. A ricoprire il ruolo di prorettore vicario sarà il professor Pietro Campiglia, accademico di grande prestigio e originario di Montesano sulla Marcellana, figura riconosciuta per competenza e autorevolezza scientifica.

«I primi cento giorni – ha spiegato D’Antonio – saranno decisivi per consolidare la squadra che guiderà il cambiamento. Il governo dell’ateneo deve essere corale, non centrato su un’unica persona».

Insieme a Campiglia, la professoressa Paola Adinolfi sarà direttrice della Fondazione Unisa, mentre Mario Vento e Carmine Pinto avranno ruoli chiave nella nuova organizzazione.

Le parole del Rettore

Nel suo intervento, il rettore ha tracciato le linee del suo progetto, improntato a unire innovazione e tradizione, favorendo il dialogo e l’apertura al territorio. Nella lettera “Cara Unisa”, inviata a docenti, studenti e personale, D’Antonio ha ribadito: «Siamo una comunità viva, un intreccio di relazioni che danno senso alla vita accademica. L’università pubblica è un pilastro del Paese e deve rinnovarsi con coraggio».

Tra le priorità annunciate figurano il rilancio dei corsi del polo didattico di Avellino, il potenziamento del legame con Salerno e la valorizzazione delle aree interne. «L’Università di Salerno – ha aggiunto – deve essere una realtà policentrica, aperta al confronto umano e intellettuale».

Nel concludere il suo intervento, D’Antonio si è rivolto ai giovani con un invito alla consapevolezza e al coraggio: «Non dobbiamo essere perfetti. Solo chi non sceglie non sbaglia mai. L’università vi ascolterà, vi sosterrà e vi aiuterà a rialzarvi».

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