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Auletta sarà inclusa in un itinerario turistico georeferenziato

Nell'itinerario georeferenziato che rivaluta i borghi dell'Appenino Meridionale c'è anche Auletta, nota per le stazioni postali.

A cura di Federica Pistone Pubblicato il 21 Agosto 2023
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“C’è un itinerario turistico georeferenziato che rivaluta i borghi dell’Appennino Meridionale. Si tratta della Strada Regia delle Calabrie. Ne fa parte anche il borgo di Auletta, noto un tempo per le stazioni postali. Ad Auletta troviamo un notevole patrimonio storico e naturalistico. C’è il Carciofo Bianco del Tanagro!”. A rimarcarlo, Luca Esposito , Referente Nazionale Archeoclub D’Italia – Progetto Riqualificazione Borghi Strada Regia delle Calabrie.

InfoCilento - Canale 79

Il cammino georeferenziato

Anche Auletta è nel cammino ed itinerario turistico della Strada Regia delle Calabrie. Un cammino oggi georeferenziato. Grazie ad uno studio durato 8 anni, fatto sul campo, spiega Esposito, siamo riusciti a ritrovare l’antica Strada Regia delle Calabrie di fine ‘800. Nel cuore di boschi e campagne abbiamo ritrovato le aree di servizio di un tempo, con le trattorie e osterie di un tempo, le stazioni postali di un tempo. C’è il borgo di Auletta.

Il piccolo borgo di Auletta

Questo piccolo borgo della provincia di Salerno sorge in un territorio unico dal punto di vista geologico. Poco distante dal centro storico, infatti, è possibile ammirare le “Grotte dell’Angelo” (anche note come “Grotte di Pertosa-Auletta”), uno spettacolare sistema di cavità sotterranee, cunicoli e antri di origine carsica risalenti a 35 milioni di anni fa, formatesi per effetto dell’incessante azione erosiva del fiume “Negro” (un ramo sotterraneo del Tanagro), che scorre nel loro interno. Ma Auletta era rinomata in passato per essere sede di una delle stazioni di posta lungo la Strada Regia delle Calabrie. Ancora oggi è possibile notare il vecchio edificio in prossimità del ponte che scavalca il fiume Tanagro, a valle del borgo. “La Strada Regia delle Calabrie“, ha rimarcato Luca Esposito, “rappresenta il cammino nuovo in grado di ridare un volto turistico ed economico ai borghi dell’Appennino Meridionale”.

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