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Stipendi bloccati a Montecorice: «gli operai dei rifiuti attendono il Comune tace»

A Montecorice, la situazione degli operai addetti al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti ha raggiunto un punto critico. Secondo quanto denunciato dal consigliere comunale di minoranza Ivan Chiariello, i lavoratori non avrebbero ancora ricevuto le retribuzioni relative ai mesi di agosto e settembre 2025.

La problematica è aggravata dal silenzio dell’amministrazione comunale. Il consigliere Chiariello sottolinea come, in presenza di gravi inadempienze da parte della ditta appaltatrice, la legge preveda l’avvio di un procedimento che può condurre fino alla risoluzione del contratto. Tuttavia, “Qui, nemmeno la diffida parte,” evidenzia Chiariello.

La controversa gestione dell’appalto

La ditta al centro delle polemiche è la stessa che, nonostante presunte e annuali inadempienze come il mancato pagamento regolare degli operai – osserva il politico – è risultata vincitrice della nuova gara unica per la raccolta e lo spazzamento dei rifiuti, assicurandosi l’appalto fino al 2030 per un importo complessivo di oltre 4,25 milioni di euro.

La denuncia del consigliere Chiariello solleva forti interrogativi sul passato e sul presente della gestione dell’appalto. La stessa società, infatti, aveva chiuso il precedente contratto da 2,9 milioni di euro con una transazione per “opere migliorative mai realizzate (né mai richieste)”. Questa transazione le avrebbe consentito di superare un’altra offerta che prevedeva un risparmio per il Comune di 300.000 euro. Inoltre, l’azienda aveva già beneficiato di una proroga “fuori da ogni logica” di tre anni e mezzo dopo la scadenza naturale del precedente contratto.

Il consigliere di minoranza si chiede apertamente: “Perché non parte mai una diffida?”.

Il silenzio del sindaco e l’appello alla Procura

La situazione è ulteriormente esasperata dal comportamento, percepito come inattivo, del Sindaco. Ivan Chiariello ricorda che in passato il primo cittadino aveva espresso posizioni diverse, dichiarando pubblicamente sui social che era “possibile intervenire per pagare direttamente i lavoratori” e lamentando che negli uffici comunali ci si occupasse “più alle partite della Juve, del Milan o dell’Inter che agli stipendi non pagati”.

Oggi, di fronte all’attuale crisi, il Sindaco “tace”, commenta Chiariello, ipotizzando che l’inerzia possa essere dovuta alla presenza di “equilibri politici da non toccare”.

Di fronte al mancato intervento del Comune, il consigliere comunale rivolge un esplicito appello alla magistratura: “Noi speriamo che la Procura della Repubblica, anche grazie alle nostre denunce, abbia già cominciato a indagare fino in fondo.” La conclusione è un’affermazione di principi: “Gli operai meritano dignità, rispetto e stipendi puntuali. Montecorice merita verità, trasparenza e giustizia.”

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