A Sessa Cilento è polemica sull’approvazione del bilancio 2024. Durante lo scorso consiglio comunale del 29 luglio, la minoranza – guidata dall’ex sindaco Giovanni Chirico – ha espresso voto contrario spiegando le motivazioni in una relazione di 25 pagine depositata agli atti.
La maggioranza non risponde
L’amministrazione comunale con a capo Gerardo Botti, ha chiuso il bilancio 2024 con un disavanzo di circa 47.000 euro. Come ha spiegato il consigliere di opposizione Gabriele Falcione in un video postato sui social, oltre a rappresentare un nefasto primato nella storia del comune di Sessa Cilento, tale importo non sarebbe neppure veritiero dal momento che non sarebbero stati inseriti e riconosciuti ulteriori debiti fuori bilancio di cui non vi è traccia nel documento contabile. Durante l’assise comunale, l’unica dichiarazione della maggioranza a riguardo è stata quella del vice sindaco e responsabile finanziario Adelmo De Lisi che ha sottolineato come non sussistano assolutamente i presupposti di un falso in atto pubblico dal momento che il documento contabile è stato redatto seguendo criteri oggettivi previsti dalla Legge senza alcuna volontà di alterazione dei dati.
L’opposizione chiede spiegazioni
Il gruppo di opposizione, tuttavia, ha continuato a chiedere spiegazioni, oltre che sui presunti debiti fuori bilancio non riportati nel documento, anche sulla mancata azione dell’amministrazione nei confronti dell’intimazione di pagamento della CSEA (Cassa per i servizi elettrici e ambientali) con la quale il 15 luglio 2024 si chiedeva all’ente comunale di saldare un importo di circa 1.600.000 euro. L’amministrazione, a quanto risulta, non ha né pagato l’importo né impugnato l’intimazione di pagamento nei trenta giorni utili. Il consigliere di minoranza Chirico, poi, ha chiesto spiegazioni anche sul credito ufficialmente vantato dall’amministrazione sui cittadini rispetto alla fatturazione dell’energia elettrica. Dal documento contabile infatti si evince che l’ente vanta un residuo di 1.200.000 euro.
Il commento
“Dal momento che abbiamo amministrato anche noi – ha sottolineato Chirico – sappiamo bene che il fatturato annuo dell’energia elettrica ammonta a circa 450.000 euro. Affermare che l’amministrazione ha un credito di 1.200.000 euro nei confronti dei contribuenti, equivale a dire che da più di tre anni nessun cittadino di Sessa sta provvedendo a pagare l’energia elettrica.” Intanto il sindaco Gerardo Botti e la sua squadra – che non hanno risposto in merito in sede di consiglio comunale – continuano a non voler rilasciar alcuna dichiarazione.
“Il sindaco e il suo vice ne risponderanno nelle sedi opportune e, quando e se lo vorranno, saranno loro a contattare le redazioni giornalistiche” è stato quanto questa mattina è stato fatto sapere dalla casa comunale. Intanto sui social monta la polemica con la minoranza che incalza: “Non sappiamo come sanare il disavanzo di 47.000 euro, ma intanto affidiamo la manutenzione di aree verdi e aiuole, da giugno a dicembre, per il modico importo di 15.000 euro.”
A quanto si apprende dai consiglieri di opposizione, la vicenda non può considerarsi conclusa, piuttosto ne sarà informata l’autorità giudiziaria penale e contabile.