Alleanza Verdi e Sinistra esprime pieno sostegno alla mobilitazione delle cittadine e dei cittadini di Agropoli per la riapertura del pronto soccorso e il potenziamento dell’ospedale. Una comunità di oltre 50.000 persone, in un’area con forti distanze e difficoltà di collegamento, non può essere privata di un presidio di emergenza-urgenza: è una questione di sicurezza, di diritto alla salute e di giustizia sociale.
La nota
«Non possiamo immaginare che territori come quello di Agropoli restino senza ospedale e pronto soccorso, costringendo le persone a rischiare la vita nel tragitto verso la struttura sanitaria più vicina. Questo non è il Cilento, l’Italia e l’Europa che vogliamo», dichiara Benedetta Scuderi, eurodeputata AVS.
«I cittadini pongono una domanda che non può restare inascoltata. Serve coraggio politico e amministrativo, non risposte burocratiche. Non credo che la soluzione sia nella sanità privata, ma siamo pronti a valutare proposte serie e trasparenti», afferma Franco Mari, deputato AVS.
Titti Santulli, segretaria provinciale di Sinistra Italiana, sottolinea: «Tagliare o depotenziare servizi essenziali è una scelta politica che penalizza vite e comunità. Servono risorse e un piano chiaro per rilanciare la sanità pubblica nel Cilento».
Dario Barbirotti e Anna Cione, co-portavoce provinciali di Europa Verde, aggiungono: «Chiedere la riapertura del pronto soccorso di Agropoli significa difendere la sicurezza di famiglie, anziani e persone fragili. Chiediamo trasparenza e investimenti su personale e infrastrutture».
AVS chiede alla Regione Campania e all’ASL Salerno un intervento immediato per il potenziamento del servizio di emergenza-urgenza e la convocazione di un tavolo permanente con istituzioni, operatori sanitari, sindacati e rappresentanti del territorio, per dare risposte concrete e verificabili ai cittadini.