Unire le forze per trasformare la ricchezza diffusa del territorio in un sistema turistico competitivo e riconoscibile. È questa la sfida lanciata nella provincia di Salerno, dove si è tenuto il primo incontro operativo per avviare la costituzione dei comitati promotori delle Dmo (Destination Management Organization). L’iniziativa rappresenta un passaggio cruciale per definire una governance condivisa e coordinata, frutto di un lavoro congiunto che vede protagonisti Confindustria, Confesercenti, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative, Uncem, Unpli Campania, le Comunità montane, l’Ordine dei commercialisti di Salerno e Rete Destinazione Sud.
Le tre destinazioni strategiche
Il progetto mira a strutturare l’offerta turistica su tre macro-aree specifiche, riprendendo una visione strategica già ipotizzata nel 2017. Michelangelo Lurgi, presidente del Gruppo turismo di Confindustria Salerno, sottolinea l’importanza del momento attuale, reso possibile dall’approvazione delle linee guida regionali. «Siamo a un punto di svolta», dichiara Lurgi, spiegando che le organizzazioni nasceranno attorno alle direttrici di destinazione Cilento, destinazione Salerno e destinazione Sele-Tanagro-Alburni, quest’ultima comprendente anche l’alta parte del Cilento.
L’obiettivo è avviare un processo partecipato che coinvolga operatori, stakeholder e opinion leader. Secondo Lurgi, le Dmo «sono il vero strumento per la valorizzazione, non solo del turismo, ma delle destinazioni, all’interno delle quali abbiamo turismo, agricoltura, commercio, artigianato, tutta la parte delle costruzioni». Il percorso, forte di oltre 300 incontri svolti negli anni passati sui territori, giunge ora a una fase di maturità strategica pronta per essere operativa.
Un modello di economia sostenibile e condivisa
La natura giuridica e operativa di questi nuovi organismi è stata chiarita da Agostino Soave, presidente dell’Ordine dei commercialisti, il quale specifica che la «Dmo, sostanzialmente, è un’organizzazione senza scopo di lucro, che mette a fattor comune le caratteristiche dei territori, cercando soprattutto di incentivarli e di rendere un’economia territoriale anche sostenibile».
La sinergia tra pubblico e privato
L’iniziativa ha raccolto un ampio consenso tra le associazioni di categoria, pronte a collaborare per il rilancio del settore. Raffaele Esposito, presidente provinciale di Confesercenti, esprime soddisfazione per l’avvio di quella che definisce una buona pratica: «Siamo pronti a lavorare fianco a fianco con chi crede in una visione ampia e concertata del nostro sviluppo turistico».