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Ercole Olivario, l’eccellenza delle olive da tavola italiane: trionfa il Cilento

Svelati i vincitori della quinta edizione del concorso nazionale Ercole Olivario - Sezione Olive da Tavola. Cilento protagonista

A cura di Ernesto Rocco
Pubblicato il 12 Dicembre 2025
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Premio Ercole Olivario

Presso la sede della Camera di Commercio dell’Umbria a Perugia, si è svolta la cerimonia di proclamazione dei vincitori della quinta edizione del concorso nazionale “Ercole Olivario – Sezione Olive da Tavola”. L’iniziativa nasce con l’intento preciso di valorizzare il comparto delle olive da mensa, supportando le imprese nel miglioramento delle tecniche produttive e promuovendo la tipicità territoriale come marchio distintivo. Un ruolo centrale è stato riservato anche alla figura dell’assaggiatore, riconosciuto come professionista essenziale per la valutazione della qualità.

In questo contesto d’eccellenza, la Campania ha ottenuto un risultato di grande prestigio. L’Azienda Agricola Salella di Salento ha conquistato il primo posto nella categoria “olive condite” grazie alle sue olive Salella ammaccata del Cilento. Oltre al primato di categoria, l’azienda salernitana ha ricevuto anche la Menzione di Merito Impresa Biologica, confermando l’attenzione verso pratiche sostenibili.

I vincitori della quinta edizione

Il concorso ha delineato il quadro delle migliori produzioni italiane suddivise per tipologia di lavorazione. Ecco il dettaglio dei premiati:

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Nella categoria olive al naturale (fermentate senza condimenti), il primo premio è andato all’Azienda Oscar Società Coop Agricola di Latina (Lazio) con l’oliva di Gaeta DOP. Al secondo posto, un ex aequo tra l’azienda sarda Terracuza con le olive Tonda di Cagliari biologica e l’Unione Agricoltori Itrani (Lazio) con le olive Itrana nera. Terzo classificato l’Azienda Fratelli Pinna di Ittiri (Sardegna).

Per la categoria olive conciate (metodo Sivigliano o Castelvetrano), il podio è tutto siciliano: primo posto alla Società Agricola Pisciotta e secondo all’azienda Terramia, entrambe con olive Nocellara del Belice lavorate con metodo Castelvetrano.

Nella categoria olive condite, oltre alla vittoria della già citata azienda campana Salella, si sono distinti la Società Agricola Cataldo Antonio (Calabria) al secondo posto e l’Azienda OILIVIS (Puglia) al terzo.

Infine, per la categoria Patè di olive, il primo posto è stato condiviso dall’azienda sarda Terracuza e dalla siciliana Terramia, mentre il secondo gradino del podio è stato assegnato alla COPAR Società Cooperativa (Sardegna).

Opportunità di sviluppo e crescita del settore

Durante l’evento, moderato dal Segretario Generale della Camera di Commercio dell’Umbria Federico Sisti, è emerso un quadro ottimistico per il comparto. Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, ha evidenziato come il settore offra “interessanti opportunità di sviluppo e diversificazione produttiva per moltissime imprese olivicole”.

I dati elaborati dal COI, da Ismea e dal MASAF confermano questa tendenza. Mencaroni ha sottolineato la “forte dinamicità di un comparto che, negli ultimi trent’anni, ha visto crescere il consumo globale”. Tuttavia, per l’Italia, dove “gli elevati consumi interni non sono ancora soddisfatti dalla produzione nazionale e l’export mostra una chiara tendenza alla crescita”, la sfida è “incentivare la piantumazione di oliveti atti alla produzione di specifiche cultivar da mensa”.

L’obiettivo del concorso, ha ribadito il Presidente, non è solo “premiare, ma soprattutto individuare margini di miglioramento”, motivo per cui è stata sviluppata una scheda di valutazione tecnica specifica e sono state pianificate, insieme all’Agenzia ICE, importanti azioni di promozione commerciale sui mercati esteri.

I dati e le prospettive future

L’intervento di Sebastiano Forestale, in rappresentanza del Ministero dell’agricoltura (MASAF), ha fornito una fotografia numerica del mercato. “Si attestano a 3 milioni di tonnellate i consumi mondiali di olive da tavola, con un incremento del 218% rispetto agli inizi degli anni ’90”, ha spiegato Forestale. Attualmente, l’Italia si posiziona come terzo produttore UE e ottavo a livello mondiale, coprendo il 3% della produzione globale.

Sulla qualità del prodotto è intervenuta Barbara Lanza, Capo Panel del concorso e ricercatrice del CREA, la quale ha evidenziato l’alto livello dei partecipanti, notando come “tutti i campioni di olive fermentate al naturale partecipanti al concorso abbiano superato i 78/100 punti”.

L’edizione 2025 porta con sé anche una novità rilevante: la programmazione di incontri formativi per uniformare i criteri di valutazione organolettica. Il percorso promozionale proseguirà nei prossimi mesi con la presenza dei vincitori a fiere strategiche come Evolio Expo a Bari (gennaio 2026) e SOL2EXPO a Verona (marzo 2026). La cerimonia ufficiale di premiazione si terrà nell’aprile 2026 a Perugia.

TAG:Cilentoercole olivariosalento
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