L’estate 2025 si preannuncia particolarmente critica sul fronte dell’approvvigionamento idrico. A lanciare l’allarme è Gennaro Maione, presidente di Consac Gestioni Idriche S.p.A., il quale ha evidenziato come la scarsità d’acqua rappresenti uno dei primi segnali concreti della crisi climatica in atto.
Secondo Maione il sistema idrico è già sotto pressione
“Gli approvvigionamenti alle sorgenti risultano attualmente inferiori al 50% rispetto alla media degli ultimi anni”. Un dato che richiama alla memoria le emergenze del 2017 e del 2020, quando le forniture idriche furono pesantemente compromesse. Il presidente della società che gestisce il servizio idrico integrato in ampie aree del Cilento ha sottolineato come fenomeni meteorologici estremi, quali inondazioni improvvise, siccità prolungate e piogge torrenziali, stiano profondamente alterando il ciclo naturale dell’acqua. Tali eventi, sempre più frequenti, sono un chiaro indicatore dell’accelerazione degli effetti del cambiamento climatico.
Consac ha avviato interventi mirati in vista dell’estate
In vista della stagione estiva, tradizionalmente caratterizzata da un incremento dei consumi, Consac ha avviato interventi mirati e immediati per contenere l’impatto della crisi idrica. Tra le misure adottate figurano azioni di ottimizzazione delle risorse disponibili, il potenziamento della rete di distribuzione e una campagna di sensibilizzazione per un uso responsabile dell’acqua da parte degli utenti.
Il commento
“Abbiamo messo in campo tutte le azioni necessarie per evitare interruzioni del servizio e limitare i disagi alla popolazione”, ha dichiarato Maione. Tuttavia, ha ribadito che la collaborazione dei cittadini sarà fondamentale per superare i mesi più caldi senza gravi ripercussioni sul territorio.