Personale militare del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Palinuro, con il supporto dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente in Campania, nell’ambito delle attività istituzionali finalizzate a prevenire e contrastare gli illeciti di natura ambientale, ha effettuato un controllo presso un frantoio oleario presente nel Comune di Camerota.
I dettagli
Alcuni indizi, quali l’odore nauseabondo e la presenza di scarti di lavorazione delle olive presenti allo stato melmoso nell’area adiacente l’opificio e di percolato di sansa, hanno destato il sospetto del personale operante che, ispezionata la zona attigua alla struttura, constatava l’effettiva immissione incontrollata ed illecita dei prodotti di scarto del processo di lavorazione delle olive nei terreni circostanti, con conseguenti gravi rischi per l’ecosistema locale.
Rilevate, pertanto, le violazioni in materia di smaltimento dei reflui dalla lavorazione delle olive ed informata l’Autorità Giudiziaria, il personale accertatore procedeva al sequestro penale del frantoio per un’area di complessivi 2000 mq circa, area peraltro ricadente all’interno del Parco Nazionale del Cilento, degli Alburni e del Vallo di Diano.
Il titolare dell’opificio veniva deferito alla competente Autorità Giudiziaria per le violazioni sopra accertate in materia ambientale.
Si specifica che il provvedimento cautelare è stato eseguito nell’attuale fase delle indagini preliminari ed è basato su imputazioni provvisorie, che dovranno comunque trovare riscontro in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio. La responsabilità penale degli indagati sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile.
La vigilanza del territorio
La costante vigilanza del territorio Cilentano, portato avanti dalle donne e dagli uomini del Circondario Marittimo di Palinuro in stretto coordinamento con l’Autorità Giudiziaria, ha consentito di interrompere una condotta illecita posta in danno ed a discapito dell’ambiente e della salute dei cittadini. Le attività di controllo, in linea con le pianificazioni operative del Centro di Controllo Nazionale Ambiente del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto e del Centro di Coordinamento Ambientale Marino della Direzione Marittima della Campania, proseguiranno per accertare ulteriori condotte illecite da porre all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria ed allo scopo di verificare eventuali ulteriori compromissioni e inquinamenti dell’ambiente marino-costiero.

E meglio non commentare per evitare ritorsioni distrattive….Si dice che ogni Sindaco ha il popolo che si merita…e il contrario… È un detto.. che si può verificare in giro…
Non dimenticate che adesso inquinano anche le scorreggia di vacca e prima no
Condivido post, analisi e rabbia
Da quando in qua i vegetali inquinano? Ma che leggi sono????? Solo per fare soldi e postifici.
Da che mondo e mondo a licusati c’erano una ventina di frantoi e non ricordo che abbiano mai inquinato,quindi desumo che le olive che non si raccolgono e restano sul terreno inquinano , depuratori che non funzionano nessuno di questo esercito che è venuto a controllare se ne accorge per non parlare della falesia fatta saltare con il tritolo e per pietà mi fermo qui