Dalla Campania alla Puglia per far sentire la loro voce in difesa del grano italiano, minacciato dalle massicce importazioni dall’estero. Oltre cinquecento agricoltori di Coldiretti Campania parteciperanno domani, a Bari, alla manifestazione per sensibilizzare le istituzioni su questa problematica.
“A rischio oggi è la sopravvivenza di oltre centotrentamila aziende agricole italiane impegnate nella coltivazione – spiega il presidente di Coldiretti Campania Ettore Bellelli – ma anche un patrimonio territoriale di 1,2 milioni di ettari minacciati dall’abbandono e dalla desertificazione”.
Il “popolo del grano”, scende in piazza per denunciare le manovre di veri e propri trafficanti che utilizzano le importazioni di prodotto straniero per far crollare i prezzi di quello italiano, scesi ormai drammaticamente sotto i costi di produzione: “Speculazioni che – spiega la Coldiretti- rischiano di far drasticamente diminuire le capacità produttive del Paese in un settore strategico per l’approvvigionamento alimentare, con pesanti conseguenze dal punto di vista economico e ambientale”.
Domani, venerdì 26 settembre, a partire dalle ore 9, gli agricoltori, provenienti da tutta Italia, invaderanno pacificamente con cartelli, bandiere e striscioni le città simbolo della cerealicoltura nazionale, da Bari (Lungomare Nazario Sauro), capoluogo del Granaio d’Italia, la Puglia, a Palermo (raduno in Piazza Marina), in Sicilia. Ma presidi sono previsti anche a Firenze, Cagliari e Rovigo.