Il Presidente del Consiglio Comunale di Capaccio Paestum, Angelo Quaglia e i consiglieri di maggioranza Antonio Agresti, Igor Ciliberti, Maria Rosaria Giuliano, Antonio Mastrandrea, Gianmarco Scairati, Pamela Volpe ed Eustachio Voza hanno reso noto che soffrono la differenza di vedute e il poco dialogo creatosi con gli altri componenti della maggioranza consiliare della Città dei Templi, in particolare con il primo cittadino, Gaetano Paolino.
Otto consiglieri pronti a sfiduciare il sindaco
Stando ad indiscrezioni, già in circolo da alcuni giorni, gli otto consiglieri erano già pronti a rassegnare le dimissioni sancendo, di fatto, la loro sfiducia verso il sindaco.
Nelle ultime ore, poi, si era fatta insistente la voce che la decisione fosse stata presa per contestare la nomina di Antonio Rinaldi a Comandante dell’Area Polizia Municipale e Protezione Civile del Comune (Rinaldi prenderà servizio nella sua nuova posizione domani) ma tale notizia è stata smentita categoricamente dagli otto consiglieri.
Le contestazioni
Gli stessi hanno fatto sapere che non è questo il motivo di insoddisfazione bensì la mancanza di dialogo e di confronto che da tempo lamentano.
Basterebbe un altro consigliere per raggiungere il numero di nove dimissionari e determinare, così, il crollo dell’amministrazione Paolino.
Gli atti del Comune restano, attualmente, al vaglio della Corte dei Conti e della Commissione d’accesso agli atti inviata dal Ministro Piantedosi, è questa l’altra spada di Democle che pende sul sindaco Paolino alla guida di un’amministrazione che sta vivendo un momento di grande fragilità e di equilibrio precario.
La nota della maggioranza
Il Presidente del Consiglio Comunale di Capaccio Paestum, Angelo Quaglia, e i consiglieri di maggioranza, Antonio Agresti, Igor Ciliberti, Maria Rosaria Giuliano, Antonio Mastrandrea, Gianmarco Scairati, Pamela Volpe ed Eustachio Voza in una nota spiegano i motivi delle tensioni.
“Tante, troppe decisioni rilevanti per la vita amministrativa dell’Ente sono state e vengono assunte in totale autonomia. Lungi dal voler prevaricare altrui competenze, riteniamo che la ormai assoluta mancanza di confronto, che si concreta nella costante assenza di ogni comunicazione, sia preventiva che di merito in ogni atto di importanza, sia insostenibile.
Purtroppo, cadono nel vuoto per giorni anche le richieste di chiarimento e incontro.Pertanto, smentiamo categoricamente che ogni nostra scelta non è in alcun modo legata a eventuali nomine o decisioni delle ultime ore”.


