L’amministrazione comunale di Capaccio Paestum, guidata dal sindaco Gaetano Paolino, stringe nuovamente la mano alla Siria e rinnova il legame con una delle capitali mondiali dell’archeologia. Con una recente deliberazione di Giunta, l’esecutivo ha ufficialmente preso atto dell’Accordo di Amicizia tra la Città dei Templi e la città di Palmira, nella Repubblica Araba Siriana. L’atto sancisce il rinnovo del gemellaggio sottoscritto il 1° novembre 2025.
Un patto siglato durante la Borsa del Turismo Archeologico
La formalizzazione dell’intesa è avvenuta in un contesto di assoluto prestigio internazionale. L’accordo è stato infatti riproposto il 1° novembre 2025 in occasione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico. La firma è arrivata nell’ambito della sessione denominata “Syria: Cradle of Civilization – Tourism and Culture Renaissance”, un evento curato direttamente dal Ministero della Cultura e dal Ministero del Turismo della Repubblica Araba Siriana.
Due siti UNESCO allo specchio
Alla base della cooperazione vi è la profonda affinità storica tra i due territori. Come evidenziato nel documento approvato dalla Giunta, Capaccio Paestum e Palmira sono accomunate dal “valore universale dei rispettivi siti archeologici”, entrambi riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. L’accordo mira a promuovere la conoscenza reciproca, la pace e la solidarietà tra i popoli, nonché la valorizzazione delle identità culturali e dei patrimoni comuni.
Continuità storica e assenza di oneri
L’amministrazione ha sottolineato come questa iniziativa si ponga in continuità con il passato, richiamando il precedente Accordo di Amicizia stipulato il 29 ottobre 2016, che già prevedeva scambi nei settori della cultura, del turismo e dell’archeologia. Dal punto di vista amministrativo, la delibera chiarisce che si tratta di un atto di cooperazione culturale e istituzionale privo di effetti economici vincolanti per l’Ente.
