Il Presidente Cosimo Brenga lo aveva convocato per questa sera alle ore 19. Il Consiglio Comunale di Eboli era chiamato a discutere di importanti argomenti della vita pubblica amministrativa della Città di Eboli tra cui debiti fuori bilancio e la ratifica variazione al Bilancio.
Ma, se alla prima conta per l’insediamento dei lavori erano risultati assenti i consiglieri di maggioranza Lavrogna e Di Candia (ormai lontana dall’amministrazione Conte da qualche mese), e di opposizione Masala (probabile un suo cambio di casacca a breve), Giarletta e Norma, alla conta del numero per “Riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio” l’opposizione lascia l’aula e tra gli assenti della maggioranza si aggiungono i consiglieri Massa e Naponiello.
Tensione, qualche imbarazzo e una serie di telefonate si sono susseguite. E se il ritorno in aula di Massa, invocato a più voci, non è servito ad acuire la spaccatura, Naponiello “ha preso il suo giaccone” ed è tornato a casa.
Senza numero legale, dunque, non c’è Consiglio Comunale.
Voci di corridoio parlano di frizioni in maggioranza. Cambi di casacca e mal di pancia. Le nomine dei vertici dell’azienda speciale, la composizione del nucleo di valutazione, il nuovo membro dello staff del Sindaco: la maggioranza si spacca, nessuno vota i debiti fuori bilancio e il Presidente del Consiglio Brenga deve adesso per legge riconvocare la civica assise entro la fine dell’anno, per discutere di punti importanti all’ordine del giorno.
Molto probabilmente il Consiglio sarà riconvocato per i prossimi 28 – 29 dicembre.
“I numeri prima o poi mancano a tutti” scrive così un ex assessore della Giunta Melchionda su Facebook e commenti si rincorrono un po’ ovunque. Erano anni che non veniva a mancare il numero legale in Consiglio Comunale e questa situazione, questa sera, non è passata inosservata a chi aspettava uno scivolone politico.
Che ci siano spaccature in maggioranza è alquanto evidente. Per fatti seri e meno seri, nelle ultime ore soprattutto, tra diversi esponenti di maggioranza si respira aria pesante. Camilla Di Candia ormai non partecipa più a nessuno dei lavori della civica assise. Assente da tempo. Lontana da ogni azione politica amministrativa.
Eloquente, inoltre, è stata la discussione sollevata dagli stessi consiglieri di maggioranza verso il Sindaco Conte in merito alla ordinanza che avrebbe dovuto regolare lo svolgimento degli orari dei “bar e simili” per questo Natale.
Una ordinanza scritta, pubblicata, bocciata, ritirata, riscritta che a livello social e non solo ha incassato la prima grande bocciatura proprio dalla politica che governa a Palazzo.
Commenti social lasciati dai consiglieri di Conte che chiedevano a gran voce di “rettificare immediatamente l’ordinanza”, contravvenendo a quelle che erano le decisioni assunte dall’assessore al ramo e accettate dal Sindaco che l’ordinanza l’aveva firmata.
Era convocato per le ore 18:00 con le interrogazioni e per le ore 19:00 per la trattazione del seguente ordine del giorno: