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Castellabate: Vico-De Vivo in stato di abbandono, chiesti inter

Istituto nel degrado e zero investimenti. La proposta del consigliere Lo Schiavo: lasciare l'esosa sede di via Kennedy ad Agropoli e trasferire le classi negli altri plessi.

A cura di Redazione Infocilento
Pubblicato il 13 Maggio 2019
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Istituto De Vivo

L’istituto Vico – De Vivo, sede di San Marco di Castellabate, necessita di interventi urgenti di manutenzione. A denunciare ancora una volta lo stato di abbandono del plesso è il consigliere comunale Alessandro Lo Schiavo che ha inviato una nota ai vertici di Provincia e Comune e al Dirigente Scolastico della scuola Teresa Pane.

“Euro 179.880 è il canone annuo di fitto chela Provincia di Salerno paga perla sede coordinata del Vico de Vivo di Agropoli in Viale Kennedy, EURO 0 è quanto destinato alla sede di San Marco di Castellabate perla manutenzione ordinaria e straordinaria – esordisce Lo Schiavo – E’ triste pensare che i fondi destinati ad una Scuola siano ridotti o inesistenti, a questo punto bisogna dedurre che il privato venga prima del pubbIico”.

Lo Schiavo ricorda che la sede di San Marco è di proprietà della Provincia, eppure “nel corso degli ultimi anni la Scuola è stata abbandonata a se stessa”. Ad oggi si attendono ancora gli interventi necessari alla riapertura dell’ingresso principale. “Arrivarci è un problema, un ingresso angusto, delimitato da rete di cantiere che accompagna lungo tutto il percorso è il biglietto da visita dell’lstituto Vico De Vivo di San Marco da circa due anni e rappresenta uno dei primi punti per cui una famiglia, un alunno non prenderà mai in seria considerazione l’iscrizione a questa Scuola. Uno stato di precarietà, di sofferenza che ha ragione di essere, anche per una programmazione dell’offerta formativa e del dimensionamento della rete scolastica miope, che si limita semplicemente a raccogliere le istanze senza tener conto delle peculiarità dei singoli territori, dei corsi di studio già attivi, dell’evidente calo demografico”, evidenzia il consigliere comunale di Castellabate.

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Eppure altrove le istanze del territorio sono state accolte; è il caso dell’IIS Ancel Keys di Castelnuovo Cilento che ha visto recepite le proprie istanze e vedrà presto attivato un corso nautico così come il Vico – De Vivo. “Un’offerta formativa che alla fine massacra le piccole realtà mettendole in competizione per accaparrarsi quei pochi studenti che ci sono – dice Lo Schiavo – Non c’è una visione unitaria nel campo dell’Istruzione, ognuno fa da sé, la legislazione vigente punisce le piccole realtà, i trasporti sono carenti, è naturale che la formazione e l’istruzione vada a morire nei piccoli centri”. Poi aggiunge: “La cultura non ha prezzo, si deve investire sul futuro dei nostri ragazzi . Come si può stare fermi dinanzi all’inesorabile declino di uno storico edificio, di una Scuola che ha dato tanto in termini di formazione cultura e lavoro per Castellabate , per il Cilento intero? E’ evidente chela politica latita , non vede ritorni elettorali da queste riflessioni, da questa realtà che è il Manlio De Vivo. Quando una Scuola chiude togli una parte d’anima ad un un paese”.

Nella missiva Alessandro Lo Schiavo propone anche una soluzione a tutto ciò: “Chiudere l’esosa sede di Viale Kennedy ad Agropoli, utilizzare gli ambienti della ragioneria( anch’essa di proprietà della Provincia) e della sede di S.Marco, in entrambi i plessi sono presenti aule e laboratori che da subito possono rispondere alle esigenze didattiche degli alunni. Reinvestire quelle stesse somme destinate al fitto nella manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici di proprietà”. “Ancora oggi, nonostante tutto, questa Scuola è in grado di dare sbocchi lavorativi a tanti studenti, sulle navi da crociera,sulle navi mercantili, nell’Enel, nella Tim, nella scuola come docenti ed assistenti tecnici , ragazzi orgogliosi di aver avuto un trascorso proprio qui a San Marco di Castellabate”, conclude il consigliere comunale.

TAG:castellabatecastellabate notizieCilentoCilento Notizieistituto vico de vivo
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