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Camerota, Castello Marchesale: la dichiarazione dei gruppi “Camerota Riparte” e “Viva Camerota”.

"Il timore è che la struttura, finita nelle mani di privati, possa essere destinata ad usi impropri o comunque non consoni a quelle che potrebbero essere gli interessi economici, turistici e culturali del nostro territorio"

A cura di Omar Domingo Manganelli
Pubblicato il 25 Febbraio 2019
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Con un comunicato stampa congiunto, le forze di opposizione del Comune di Camerota (Pierpaolo Guzzo, Enzo Del Gaudio e Sara Infantini del gruppo Camerota Riparte e Orlando Laino del gruppo Viva Camerota), hanno espresso la propria posizione in merito alla recente vicenda che ha visto concludersi dinanzi al Giudice dell’esecuzioni immobiliari del Tribunale di Vallo della Lucania, la vendita all’asta del Castello Marchesale di Marina di Camerota (leggi qui).

Nel comunicato si legge: “La notizia diffusa alcuni giorni fa dall’avvocato Adolfo Scarano e ripresa da molti organi di informazione ha lasciato l’amaro in bocca a molti cittadini. Il Castello ha un valore storico, culturale, turistico e sociale di grande importanza. Fa parte a pieno titolo della nostra storia, e per questo per i cittadini del Comune di Camerota, ed in particolare per gli abitanti della frazione Marina di Camerota non è solo un bene storico ed archittettonico di grande importanza, ma è come detto, un pezzo di storia. Della nostra storia. Il timore è che la struttura, finita nelle mani di privati, possa essere destinata ad usi impropri o comunque non consoni a quelle che potrebbero essere gli interessi economici, turistici e culturali del nostro territorio. Come giustamente evidenziato da più parti e da validi professionisti del nostro territorio con i quali siamo già in contatto da alcuni giorni, l’ente comune, e non solo, può insieme ad altri soggetti pubblici esercitare il diritto di prelazione. Accogliamo con piacere la circostanza che l’amministrazione abbia già annunciato alla stampa la volontà dell’ente di perseguire questa strada. Ovviamente non ci è dato sapere in che modo e con quali risorse”.

“Per questo auspichiamo che l’opposizione che rappresenta quasi il 60% della popolazione sia coinvolta in eventuali azioni politiche ed istituzionali tese a salvare il castello da una fine indecorosa o comunque non in linea con il suo valore storico e culturale. Per quanto ci riguarda – concludono – annunciamo che il gruppo di opposizione Camerota Riparte ed il gruppo di opposizione Viva Camerota sono pronti a fare la loro parte e a dare il proprio contributo e sostegno rispetto a tutte le iniziative che andranno nella direzione di dare al Castello Marchesale una seconda vita all’insegna del rispetto della sua storia e di quella della nostra comunità”.

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