Pellegrino incontra Miniero: «Ottimi segnali per il futuro del Cilento»

Arturo Calabrese

Il Presidente del Parco annuncia collaborazioni con la Diocesi di Vallo e di Teggiano

VALLO DELLA LUCANIA. Dopo le parole del vescovo di Vallo della Lucania Ciro Miniero, che aveva definito il Cilento una terra abbandonata, sono state tante le reazioni dei politici. Spaccata in due la classe politica della provincia, tra chi si è detto d’accordo con le parole del monsignor e chi ha aspramente replicato. Tra i sostenitori di Miniero c’è Tommaso Pellegrino, presidente del Parco Nazionale del Cilento, alla guida dall’Ente dall’aprile scorso. Pellegrino ha da subito sposato il pensiero di Miniero e ha voluto fortemente incontrarlo, mettendo sul tavolo della discussione le emergenze che il territorio vive quotidianamente. L’incontro tra le due personalità di spicco del Cilento è avvenuto nella mattinata di ieri a Vallo della Lucania, presso la sede della Diocesi. «Un incontro molto proficuo – spiega Pellegrino – dal quale sono usciti ottimi spunti da cogliere e da sviluppare nel prossimo futuro. Per il Cilento, ma come anche per tutta la provincia, c’è tanto da fare e l’impegno profuso deve essere massimo. Siamo d’accordo col monsignor Miniero che l’intero territorio debba creare rete, far nascere una sinergia tra i centri e fare fronte comune per affrontare le problematiche e cercare di risolverle». Il presidente rimarca l’importanza di questo incontro, fortemente voluto da lui stesso: «Avere un rappresentante dell’istituzione religiosa così vicino al territorio e alle sue criticità è un elemento essenziale. Le sue parole erano un monito per noi amministratori a fare di più. Si trattava di constatazioni dello stato delle cose, di una sanità e di una viabilità portate allo sfascio da giunte regionali passate». I due hanno focalizzato l’attenzione anche sulle soluzione per far ripartire l’intera area Parco, per creare opportunità e posti di lavoro per i giovani. «Il Parco, la Diocesi di Vallo e quella di Teggiano – Policastro del monsignor De Luca lavoreranno fianco a fianco, faranno squadra per investire risorse nel turismo religioso. Viviamo in un territorio – aggiunge Pellegrino – in cui i posti da visitare sono innumerevoli e le mete religiose sono la parte più consistente. Creeremo un sistema per sviluppare il turismo religioso, vero volano che può risollevare la situazione negativa dell’economia delle aree a sud della provincia. Col monsignor Miniero da una parte – continua – e il vescovo De Luca dall’altra il futuro per il Cilento e i cilentani è roseo. Le cose da fare sono tante ma con la sinergia e l’unità, elementi che già si stanno riscontrando tra gli 80 comuni ricadenti nel Parco, riusciremo a fare tanto. La via è spianata – conclude – sta a noi, ora, saperla percorrere e creare i supposti per una vita dignitosa per tutti».

Condividi questo articolo
Exit mobile version