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Cilento: estorsione e lesioni aggravate dal metodo mafioso: due arresti

Arrestate due persone nel Cilento. L'accusa è di tentata estorsione, lesioni e violenza con l'aggravante del metodo mafioso. Volevano garantirsi il monopolio delle gite in barca.

A cura di Comunicato Stampa
Pubblicato il 27 Novembre 2015
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Arrestate due persone nel Cilento. L’accusa è di tentata estorsione, lesioni e violenza con l’aggravante del metodo mafioso. Volevano garantirsi il monopolio delle gite in barca.

I Carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania, diretti dal Ten. Mennato Malgieri, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, in carcere a carico di Morinelli Davide, 46enne originario di Cava dei Tirreni e dimorante in Casal Velino, e di Esposito Gennaro, 60enne. originario di Pagani e dimorante ad Ascea, entrambi soci armatori di un’attivita di turismo marino lungo la costa del Cilento.
La misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Salerno, è frutto dell’attivita investigativa condotta dai Carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania, coordinata dalla DDA di Salerno.
I due destinatari dell’ordinanza sono indagati per concorso in tentata estorsione, lesioni volontarie aggravate, violenza privata e tentata violenza privata, aggravati delle modalità tipiche dei soggetti appartenenti alle associazioni di tipo mafioso.
Le indagini hanno avuto origine dalla denuncia dei due titolari di una ditta concorrente degli indagati, per fatti avvenuti dal giugno 2014 al giugno 2015 nel porto di Casal Velino, luogo in cui hanno operato entrambi gli armatori. La rivalità commerciale appare essere stato il motivo scatenante delle minacce, delle aggressioni fisiche e del tentativo di estorsione poste in essere da Morinelli e da Esposito per costringere la ditta concorrente a rinunciare all’ attivita di organizzazione di gite turistiche con le imbarcazioni presso il porto di Casal Velino, in maniera da garantirsi il monopolio della gite in barca e non alterare gli equilibri economici del settore.

La Procura Antimafia di Salerno, ha delineato nel comportamento degli indagati, già noti per altri trascorsi giudiziari, “il metodo mafioso”. Non a caso Morinelli ed Esposito sono stati già indagati dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, per gli incendi di tre imbarcazioni, avvenuti nel periodo febbraio-maggio 2001 in Scario, ed il Morinelli anche dell’affondamento di una barca nel porto di Casal velino, di proprietà
di un pescatore del luogo.

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