Il panorama scolastico italiano registra un significativo aumento della presenza di alunni con disabilità nelle aule. Secondo quanto emerge dal Focus del Ministero dell’Istruzione e del Merito pubblicato a settembre 2024, il numero degli studenti con disabilità nelle scuole statali è salito a 331.124 per l’anno scolastico 2024/25, rispetto ai 321.185 registrati nell’anno precedente. Questi alunni sono inseriti in un contesto che conta complessivamente 362.115 classi, accogliendo un totale di 7.073.587 studenti. Tuttavia, l’incremento numerico pone con urgenza la questione dell’adeguatezza delle infrastrutture scolastiche, nodo cruciale per garantire il diritto allo studio.
Il nodo dell’accessibilità e i dati ISTAT
Nonostante la crescita degli iscritti, l’accessibilità degli edifici scolastici rimane un punto critico per la piena inclusione didattica. Le rilevazioni dell’Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola di Cittadinanzattiva evidenziano uno scenario complesso: meno di un istituto su due risulta privo di barriere architettoniche. I dati sono confermati dal Rapporto ISTAT 2023-2024, il quale documenta che solamente il 41% degli edifici scolastici è pienamente accessibile agli alunni con disabilità motoria, lasciando una vasta porzione del patrimonio edilizio scolastico inadeguata alle esigenze di tutti gli studenti.
Ascensori e disabilità sensoriali: le carenze strutturali
Analizzando nel dettaglio le problematiche infrastrutturali, emergono carenze specifiche che ostacolano la mobilità e l’apprendimento. Le criticità più frequenti riguardano la mancanza di ascensori o la presenza di impianti non idonei al trasporto di persone con disabilità nel 50% dei casi. Inoltre, il 37% degli edifici è sprovvisto di servoscala interno, il 26% presenta servizi igienici non a norma e nel 25% dei casi mancano rampe interne per il superamento dei dislivelli.
La situazione appare ancora più grave per quanto concerne le disabilità sensoriali, dove le soluzioni risultano quasi inesistenti. Le statistiche indicano che solo il 17% delle scuole è dotato di segnalazioni visive per studenti con sordità o ipoacusia, mentre appena l’1% degli edifici dispone di percorsi tattili o mappe a rilievo destinati ai non vedenti.
Gli interventi del Ministero e le risorse del PNRR
Per fronteggiare questa emergenza, nelle scorse settimane il Ministero ha approvato un decreto che stanzia 18.689.726,62 euro finalizzati a interventi di eliminazione delle barriere architettoniche nelle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado. L’obiettivo delle istituzioni è chiaro, come sottolineato dalle parole del Ministro: “Garantire scuole realmente accessibili”. Lo stesso ha poi precisato che “Rimuovere gli ostacoli fisici significa anche superare quelli culturali”.
Parallelamente, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha destinato risorse ingenti all’edilizia scolastica e ai servizi 0-6 tramite le Missioni 2 e 4, per un totale di oltre 12 miliardi di euro. La piattaforma Italia Domani segnala 207 interventi validati per la costruzione di nuovi edifici, con un investimento di circa 1,36 miliardi di euro; ad oggi, 12 scuole sono state completate e le altre sono in fase di esecuzione. I progetti totali per la messa in sicurezza e riqualificazione ammontano a 3.143, con una spesa effettiva di 5 miliardi di euro. In questo contesto, Cittadinanzattiva ha proposto l’istituzione di uno stanziamento ordinario di fondi adeguati, stimati in almeno 3 miliardi di euro per ogni triennio.
La ripartizione dei fondi e i comuni coinvolti
Lo stanziamento di circa 18,6 milioni di euro deciso lo scorso ottobre dal Ministero per l’Istruzione e il Merito ha avuto ricadute anche a livello locale. Nello specifico, i contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche hanno raggiunto due comuni del salernitano: Vibonati, che ha ottenuto 120mila euro, e Celle di Bulgheria, destinatario di 75mila euro.
Altri comuni, come Omignano, Casal Velino e Olevano sul Tusciano, pur essendo in graduatoria, non sono stati ammessi al contributo, mentre risultano escluse le proposte presentate da Torchiara e Roscigno.
