Proseguono le indagini sulla morta di Tina Sgarbini, la ragioniera di 47 anni e madre di tre figli trovata senza vita nella sua casa a Montecorvino Rovella nella giornata di sabato. L’ex compagno Christian Persico, 36 anni, è ora accusato di omicidio volontario. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo l’avrebbe soffocata con della pellicola trasparente per alimenti al culmine di un litigio. Il loro rapporto, terminato da alcuni mesi, era ormai logoro e la donna non voleva più tornare con lui. L’omicidio sarebbe avvenuto dopo che Tina lo aveva cacciato di casa, come confermato dal padre della vittima.
Le indagini e le dichiarazioni
Le indagini sono coordinate dalla Procura di Salerno. Un primo esame esterno del cadavere, eseguito dal medico legale Marina D’Aniello, ha confermato la morte per “asfissia meccanica esterna”. L’autopsia, che si svolgerà presso l’obitorio di Eboli nei prossimi giorni, fornirà maggiori certezze sulle cause del decesso. Christian Persico, muratore di professione, è stato rintracciato dopo 16 ore di ricerche a San Pietro da un passante, con il volto tumefatto. Non ha opposto resistenza all’arresto da parte dei carabinieri ed è stato trasferito nel carcere di Salerno. Davanti al magistrato si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Le lettere e la fuga
In una lettera lasciata sul davanzale di casa dei genitori, Persico avrebbe confessato l’omicidio, scrivendo «il dolore è troppo grande, questa cosa non l’avrei mai accettata», e facendo riferimento a un presunto tradimento della compagna.
Nel testo, l’uomo esprime dispiacere per il dolore causato, ribadendo: «Ho perso la testa». Chiede inoltre ai genitori di non ammalarsi per lui, fornisce precise disposizioni per la sua cremazione e indica dove si trovano i suoi risparmi per le spese funerarie. Nonostante avesse lasciato intendere l’intenzione di suicidarsi, non lo ha fatto, ma è fuggito per alcune ore prima di essere trovato.
Il dolore delle famiglie e della comunità
La piccola comunità di Montecorvino Rovella si è stretta attorno alla famiglia di Tina. Il padre della vittima, Antonio, chiede giustizia per la figlia, mentre la famiglia di Christian Persico ha chiesto perdono per l’accaduto attraverso il fratello Valentino.
Il sindaco di Montecorvino Rovella, Martino D’Onofrio, ha dichiarato che non risultavano precedenti denunce o segnali di pericolo. Ha aggiunto che la comunità è vicina alla famiglia e ai tre figli di Tina e che si attiverà per fornire supporto psicologico ai ragazzi, che hanno perso la mamma in modo così tragico. In paese rinviati tutti gli eventi e nelle prossime ore è prevista l’autopsia, anche se l’esame esterno del corpo ha già confermato che la morte è avvenuta per strangolamento. Nel giorno delle esequie annunciato il lutto cittadino.