I residenti di Santa Cecilia di Eboli tornano a protestare per la mancanza di sicurezza sulla Strada Statale 18. Da anni segnalano l’assenza di segnaletica adeguata e chiedono interventi urgenti di manutenzione, ma le loro richieste sono rimaste inevase.
La situazione è degenerata al punto da spingere cittadini, comitati di quartiere, associazioni e autorità religiose ad avviare una petizione con raccolta firme indirizzata agli enti competenti.
Una mobilitazione corale
Il documento è stato firmato dal Comitato di Quartiere di Santa Cecilia, rappresentato da Domenico Alfano, e da numerosi altri attori del territorio. Tra questi: don Daniele Peron, parroco della frazione, e i rappresentanti dei comitati La Storta-Papaleone, Fiocche e Campolongo-Aversana APS, oltre ad associazioni culturali e sportive come Idee In Movimento, Seleventum, ASD S. Cecilia Calcio e il Club Vespa.
L’anno scorso, il presidente del Comitato La Storta-Papaleone, Daniele Scalea, aveva presentato una richiesta di intervento per l’imbocco di via Papaleone, ma anche quella segnalazione è caduta nel vuoto.
Le accuse: responsabilità rimpallate tra Comune e ANAS
I cittadini denunciano un continuo rimbalzo di responsabilità tra ANAS e il Comune di Eboli, con promesse non mantenute nonostante i cambi di amministrazione.
«Non è più tollerabile che il tratto della Statale 18 che interessa Santa Cecilia sia causa di disagio per i residenti», dichiarano i promotori, sottolineando come la situazione si aggravi durante la stagione estiva, con difficoltà a rientrare nelle abitazioni e un incremento degli incidenti gravi e mortali.
La richiesta
La petizione è stata inviata al Prefetto di Salerno, Francesco Esposito, alla struttura territoriale ANAS della Campania, al Sindaco di Eboli, Mario Conte, e al Comandante della Polizia Municipale, Daniele De Sanctis.
«Bisogna dare seguito alle parole e concretizzare interventi – concludono i residenti – Nonostante gli avvenuti cambi di amministrazione ad oggi non ancora promessa è stata mantenuta».