L’asfalto della Cilentana si conferma teatro di tragedie, con la recente scomparsa di Ivan La Monica che aggiunge un’ulteriore croce al lungo elenco di vittime. Il tratto nei pressi dello svincolo di Agropoli Nord è tristemente noto come uno dei più pericolosi, scenario frequente di incidenti, spesso causati da alta velocità o manovre azzardate. Le dinamiche che hanno portato alla morte del giovane centauro non sono ancora chiare, ma il suo nome si unisce a una lista in costante aggiornamento di protagonisti di sinistri fatali.
Precedenti tragici: un decennio di dolore sulla Cilentana
La memoria corre agli incidenti passati che hanno segnato la Cilentana. Nel 2019, la notte tra il 26 e il 27 ottobre, un 37enne di Agropoli perse la vita dopo giorni di agonia in seguito a un sinistro che coinvolse tre veicoli.
L’incidente più drammatico, tuttavia, si verificò la sera del 9 febbraio 2014, quando quattro persone persero la vita: il capaccese Gianfranco De Santis di Capaccio Paestum, la 29enne Emma D’Auria, il 50enne Annunziata Sorrentino (entrambi di Cava dei Tirreni) e il 52enne Vito Chechile.
Quel tragico impatto, che coinvolse tre auto tra gli svincoli di Agropoli Nord e Agropoli Sud, spinse il Comune a installare un autovelox, ma la scia di incidenti non si è interrotta.
Un’emergenza sicurezza stradale nel Salernitano
Solo quest’anno, il bilancio delle vittime tra la Cilentana e la SS18 ha raggiunto quota sei, evidenziando una preoccupante emergenza in termini di sicurezza stradale. La reiterazione di incidenti gravi e fatali solleva interrogativi urgenti sulla necessità di interventi strutturali e di sensibilizzazione per prevenire ulteriori perdite.