• Live TV Canale 79
  • Pubblicità
Notifiche
Logo InfoCilento
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
  • Eventi
  • Sport
  • Tv – Canale 79
  • Turismo
  • Contattaci
  • Preferiti
Logo InfoCilento
Notifiche
Cerca un articolo
  • Attualità
  • Cronaca
  • Politica
  • Eventi
  • Sport
  • Tv – Canale 79
  • Turismo
  • Contattaci
  • Preferiti
Seguici

Bilotti: «Il Castello normanno di Altavilla Silentina va salvato»

Appello per il castello normanno. Interrogazione della deputata al ministro Franceschini: «Il Governo intervenga»

A cura di Comunicato Stampa
Pubblicato il 6 Aprile 2021
Condividi

«Il Governo intervenga affinché i proprietari del Castello di Altavilla Silentina si adoperino al più presto per reintegrare tutte le opere eseguite in difformità alla legge». Questa la richiesta contenuta nell’interrogazione presentata al ministro della Cultura, Dario Franceschini, dalla deputata del Movimento 5 Stelle Anna Bilotti, che stamattina, insieme con il presidente della Commissione regionale Aree interne, Michele Cammarano, ha incontrato anche il sindaco di Altavilla, Antonio Marra, raccogliendo tutte le sue preoccupazioni circa il destino dell’antico maniero.

«È un’iniziativa che ho assunto per riaccendere i riflettori su una vicenda che si trascina da circa vent’anni. Sono ormai numerosissimi gli appelli e le sollecitazioni, promossi in primo luogo dal Comitato civico per il recupero e la valorizzazione del Castello, anche con una recentissima segnalazione per l’inserimento della fortezza nella “Lista Rossa” di Italia Nostra dei beni culturali minori a rischio – spiega Bilotti – È l’ennesimo cattivo esempio di noncuranza e trascuratezza del nostro patrimonio, quello dell’antico maniero che domina l’intera valle del Sele e che assume in sé l’identità estetica, storica e culturale del comune salernitano. Se non recuperiamo appieno i simboli delle nostre aree rurali, riscoprendo tramite essi i nostri valori, ogni tentativo di fermare il drammatico spopolamento in atto sarà inutile, perché non avremo più nulla da conservare e da valorizzare».

Nell’interrogazione, la deputata M5S ripercorre le tappe della vicenda sottolineando che «il Castello baronale è stato oggetto negli ultimi anni di interventi di trasformazione non sempre rispondenti ai canoni di conservazione previsti per legge in ragione della tutela decretata dal lontano 1913». Nel 1999, il maniero fu acquistato dalla società “Tele A di Abbaneo Alfredo Spa” che, nel settembre 2003, ottenne l’autorizzazione dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per un progetto che prevedeva il cambio di destinazione d’uso con la trasformazione in struttura ricettiva e interventi di restauro, ma con la prescrizione specifica di “recuperare e consolidare tutti i solai in legno e gli infissi esterni in discrete condizioni di conservazione”.

Nel 2014, dai sopralluoghi congiunti della Soprintendenza e del Comune era stato accertato che, nonostante il vincolo, il Castello aveva subìto numerosi interventi di trasformazione in contrasto con le prescrizioni di tutela e condizionanti per la realizzazione del progetto autorizzato nel 1999, ed era stato avviato un procedimento sanzionatorio, con ordine di reintegrazione per tutte le opere eseguite in difformità alla legge. Contro il decreto sanzionatorio, emesso il 17 settembre 2014 dall’allora Direzione generale belle arti e paesaggio, la proprietà era quindi ricorsa al Tar, ottenendo la sospensiva.

Dalla risposta data dal Governo a una precedente interrogazione, nell’ottobre scorso, è quindi emerso che, a seguito di incontri con la Soprintendenza, il proprietario sarebbe stato intenzionato ad adempiere al pagamento delle sanzioni, sia ripristinatorie sia pecuniarie, anche in virtù di un nuovo avvio di procedimento relativo ad una maggiore quantificazione delle sanzioni. Il 2 febbraio scorso, infine, il Tar della Campania, sezione di Salerno, ha emesso il decreto di perenzione sul ricorso proposto da “Tele A di Abbaneo Alfredo Spa” e depositato nel 2014, per scadenza dei termini.

«Alla luce di quest’ultimo atto – conclude Bilotti – ritengo non ci siano più alibi formali e sostanziali per procrastinare una piena applicazione dell’art. 32 del Codice dei beni culturali, che conferisce al Ministero il diritto/dovere di intervenire allorquando la conservazione di un bene sottoposto a tutela non sia assicurata dal proprietario».

Continua a leggere su InfoCilento.it

TAG:altavilla silentinaaltavilla silentina notizieCilentoCilento Notizie
Condividi questo articolo
Facebook Whatsapp Whatsapp Threads Copia Link
Ospedale scritta

Riapertura ospedale di Agropoli, Malandrino (FI): “pensano siamo imbecilli?”

Un annuncio che arriva a pochi giorni dalle elezioni: “è solo propaganda”

Ospedale Agropoli

Ecco perché l’ospedale di Agropoli potrebbe non riaprire, nonostante la modifica dell’atto aziendale

Un pronto soccorso ad Agropoli, ma in caso di carenza di personale,…

Basilica di San Pietro

Almanacco del 18 Novembre, consacrata la Basilica di San Pietro. Scopri fatti, curiosità e programmi tv sul Canale 79

Il 18 novembre segna la consacrazione di San Pietro, eventi storici, nascite…

  • Torna alla home

Invia il tuo articolo o la tua segnalazione alla redazione

Condividi le tue storie con noi e diventa parte della comunità di Infocilento. Dai voce ai tuoi racconti e arricchisci il portale con il tuo contributo.

  • Scopri di più
InfoCilento - Canale 79
Canale79
  • Redazione
  • Contattaci
  • Pubblicità
  • Collabora
  • Come vederci
  • Scarica l’app
  • Newsletter
  • Privacy
  • Facebook
  • X
  • Youtube
  • Google news
  • Instagram
  • Linkedin

© Copyright 2025 InfoCilento, registrazione Tribunale di Vallo della Lucania nr. 1/09 del 12 Gennaio 2009. Iscrizione al Roc: 41551. Editore: Domenico Cerruti – Proprietà: Red Digital Communication S.r.l. – P.iva 06134250650. Direttore responsabile: Ernesto Rocco | Tutti i contenuti di questo sito sono di proprietà della casa editrice, testi, immagini, video o commenti, non possono essere utilizzati senza espressa autorizzazione. Per le notizie o fotografie riportate da altre testate giornalistiche, agenzie o siti internet sarà sempre citata la fonte d’origine. Dove non sia stato possibile rintracciare gli autori o aventi diritto dei contenuti riportati, i webmaster si riservano, opportunamente avvertiti, di dare loro credito o di procedere alla rimozione. La redazione non è responsabile dei commenti presenti sul sito o sui canali social. Non potendo esercitare un controllo continuo resta disponibile ad eliminarli su segnalazione qualora gli stessi risultino offensivi e/o oltraggiosi. Relativamente al contenuto delle notizie, per eventuali contenuti non corretti o non veritieri, è possibile richiedere l’immediata rettifica a norma di legge.