Cilento

VIDEO | Omignano, San Nicola appare in sogno e chiede la rappresentazione dell’antica opera sacra

La singolare vicenda di due comunità cilentane di cui il Santo è Patrono

Antonella Agresti

7 Dicembre 2019

Antonio Di Matteo di Valle Cilento, appassionato cultore delle tradizioni locali, ha recitato sul sagrato della chiesa di Omignano capoluogo una parte dell’opera sacra “I tre Duci” dedicata alla vita di San Nicola – patrono di Omignano – e pare che a volerlo  sia stato lo stesso Santo apparso più volte in sogno al signor Di Matteo.

Le apparizioni di San Nicola

La prima apparizione risale allo scorso 27 aprile, vigilia della festa penitenziale in suo onore che tradizionalmente si tiene a Valle Cilento – frazione del comune di Sessa Cilento,  limitrofo a quello di Omignano – che pure ha per patrono il santo di Myra. Nella prima apparizione San Nicola avrebbe chiesto ad Antonio Di Matteo di recarsi nella vicina chiesa di Omignano e recitare parte dell’antica opera sacra al ritorno dell’effigie dalla processione.

Durante il sogno il signor Di Matteo avrebbe espresso perplessità sul da farsi dal momento che la tradizione dell’opera sacra appartiene a Valle Cilento ma non ad Omignano. Il Santo gli avrebbe allora suggerito di cercare un ragazzo di nome di Nicola orfano di mamma, di mettersi d’accordo con lui per la rappresentazione e soprattutto di tranquillizzarlo perché “sua mamma” – avrebbe detto San Nicola – “è insieme a me nel coro degli Angeli”.

Trascorsi due mesi, nella notte del 24 giugno, il santo riappare ad Antonio Di Matteo e gli chiede se ha portato a termine quanto da lui indicatogli. Il signor Di Matteo ammette di non aver dato seguito alle sue istruzioni e, all’udire ciò, San Nicola scompare senza dire nulla.  Il giorno seguente il signor Di Matteo, turbato, chiede alla figlia Angela di aiutarlo a verificare l’esistenza di un ragazzo di nome Nicola orfano di mamma e residente ad Omignano.

Complice l’esiguo numero di abitanti, è stata impresa facile scoprire che effettivamente ad Omignano risiede un ragazzo di nome Nicola che ha perso la mamma in tenera età.  Ad essere informato della coincidenza è allora il sacerdote di Omignano, don Walter che dal canto suo – completamente all’oscuro della vicenda – stava già pensando a come poter rendere la festa del patrono più solenne. Tutti si convincono così che San Nicola stesso ha voluto che le due vicine comunità di Valle e Omignano si incontrassero nel suo nome per celebrare degnamente il loro patrono.

La rappresentazione

Nella sera della vigilia, dunque, il signor Di Matteo ha realizzato quanto chiestogli in sogno recitando, tra i fedeli commossi e partecipi, lo stralcio dell’opera in cui il generale dell’esercito di Costantino, Nepoziano, ringrazia San Nicola per averlo salvato da una ingiusta condanna a morte affidando il popolo alla sua protezione. Nelle prossime festività natalizie l’opera sacra sarà rappresentata interamente per la prima volta ad Omignano e il ragazzo di nome Nicola, indicato in sogno dal Santo, interpreterà proprio il vescovo di Myra.

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