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Sindaci cilentani a Roma: appello per sbloccare progetti nei medi e piccoli Comuni

Amministratori locali chiedono incontro con il ministro Bonetti

A cura di Redazione Infocilento
Pubblicato il 24 Ottobre 2019
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Ieri si è tenuto a Roma, l’incontro all’ANCI con diversi sindaci d’Italia per il bando delle aree degradate.
La Legge n.190 del 23/12/2014 ( legge di stabilità)​ prevedeva l’attuazione di un Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale di aree degradate,​ ​ rivolto alle Amministrazioni Comunali che avrebbero dovuto​ elaborare un programma costituito da un insieme di interventi​ atti a ridurre fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonchè al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.

Il comune di Omignano,​ tra quelli cilentani, con atto deliberativo di Giunta,​ ​ prese atto della possibilità di ottenimento di finanziamenti nazionali stanziati per il programma “Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale di aree degradate”​ partecipò alla selezione per l’ottenimento dei finanziamenti di cui al comma 434 dell’art.1 della legge 190/2014 , predisponendo un progetto per il recupero urbanistico della Frazione Pagliarole .

Lo stanziamento iniziale​ previsto era pari a 194 milioni di euro, ​ successivamente le risorse furono ridotte a 78 milioni di euro con un taglio di circa 120 milioni ,finanziando solo i primi 46 progetti.
Il progetto presentato dal Comune di Omignano risultò in posizione utile​ (81° posto)​ ​ e il Comune di Vallo al 78° posto (dpcm 6 giugno 2017) .
L’ANCI ha condiviso la proposta fatta dal Sindaco di Vallo, di sollecitare il Governo al rispetto delle regole stabilite dal bando ed ad elargire le somme. Per questo è stato chiesto un incontro con il Ministro Bonetti.

“Con i sindaci presenti Falconara Marittima, Ascoli Piceno, Prunetto, San Michele Mondovì, Dogliani, Omignano, Vallo della Lucania, Marsico Nuovo, Rutino, Paliano – ha spiegato il primo cittadino di Omigano, Raffaele Mondelli, più volte abbiamo ribadito ci sentiamo maltrattati come amministratori e come cittadini. Aspettiamo da tre anni ormai e la scadenza per l’utilizzo del finanziamento al 2020 è ormai alle porte”.

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