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Polla: ecografie all’anca per i bimbi impossibili, Codacons scrive all’Asl Salerno

La polemica: ennesima conseguenza del declassamento dell'ospedale

A cura di Filippo Di Pasquale
Pubblicato il 2 Maggio 2017
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La polemica: ennesima conseguenza del declassamento dell’ospedale

Fa discutere la notizia secondo cui alcuni genitori non hanno potuto prenotare l’esame ecografico all’anca per i loro bambini, al terzo mese di vita, presso l’unità operativa di Radiologia del P.O. di Polla. A mettere in evidenza le criticità è stato il Codacons che ha puntato il dito contro l’atto aziendale dell’Asl Salerno e in particolare sul “declassamento” del reparto di radiologia ad Unità Operativa Semplice Dipartimentale (UOSD), dunque senza la presenza di un primario.

“Si presume che, per effettuare questa tipologia di esame, i genitori dei neonati saranno costretti a ricorrere o a un’altra struttura ospedaliera, al di fuori del Vallo di Diano, tra cui Oliveto Citra, oppure alle strutture del Distretto Sanitario n. 72 a Sala Consilina”, spiega Roberto De Luca, responsabile zonale dell’associazione consumatori. Quest’ultima ha quindi inviato una missiva al Direttore Generale dell’ASL Salerno, affinché, “in base all’art. 3 della Costituzione Italiana e al dichiarato obiettivo dell’ASL Salerno di garantire equità negli accessi alla sanità, si possa riattivare, nel più breve tempo possibile, il servizio di esame ecografico all’anca per i neonati presso il Presidio Ospedaliero di Polla”.

“Noi siamo convinti che il ruolo centrale che il P.O. di Polla ha rivestito nel passato nel campo della sanità locale non sia stato riconosciuto appieno dall’Azienda Sanitaria negli ultimi anni. Uno di questi dati è la progressiva diminuzione di posti letto e la scomparsa di interi reparti nel corso del tempo. Per citare solo un dato – prosegue De Luca – agli oltre trecento posti letto (PL) degli anni ’90, si contrappongono oggi i 212 PL programmati, così come riportati nell’Atto Aziendale. Ma a guardare più a fondo, si possono contare solo 174 posti letto: i 20 PL della UOSD Recupero e Riabilitazione, 4 PL destinati alla UOSD di Gastroenterologia”. Per quanto riguarda psichiatria, evidenzia De Luca, “il personale di questa unità ospedaliera è stato trasferito a Vallo della Lucania”; infine i “6 PL di Otorinolaringoiatria semplicemente non esistono, non essendo presente l’Unità Operativa”.

Non mancano accuse alla classe dirigente: “Da questo irreversibile declino – dice De Luca – on manca chi ha saputo trarre vantaggi. Altrimenti non si spiegherebbe il perdurare di una classe dirigente che, da oltre trent’anni, arreca pregiudizi al nostro territorio. La stessa classe dirigente che ha saputo tramandare un metodo di lavoro (fumo negli occhi, arroganza e menzogne) e che si appresta a perpetuarsi senza un’alternativa vera, che sappia interpretare la lotta per il bene comune come prioritaria rispetto agli interessi di bottega e personali”.

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