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Voto di scambio, oggi Alfieri dai giudici. A Capaccio arrivano i commissari del Ministero

Proseguono gli interrogatori dopo il blitz della Dia. A Capaccio Paestum si fa largo l’ipotesi di un rinvio del voto

A cura di Ernesto Rocco
Pubblicato il 1 Aprile 2025
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Franco Alfieri

Nel contesto dell’inchiesta che coinvolge nuovamente l’ex sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri, gli interrogatori di garanzia hanno visto tre degli indagati, Roberto Squecco, Antonio Bernardi e Michele Pecora, scegliere di non rispondere alle domande del Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) Annamaria Ferraioli. I tre hanno esercitato il loro diritto al silenzio.

Accuse gravi e complesse

La Procura di Salerno, sotto la guida del procuratore capo Giuseppe Borrelli, ha formulato accuse pesanti nei confronti di Squecco e Alfieri, tra cui scambio politico-elettorale di stampo mafioso. Gli altri indagati sono accusati, a vario titolo, di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, detenzione, porto e cessione di armi da guerra e comuni da sparo, e favoreggiamento personale. Le indagini si concentrano su episodi risalenti al 2023, quando Squecco, dopo essere uscito dal carcere, avrebbe pianificato un’azione punitiva contro Alfieri per presunti impegni elettorali del 2019 non mantenuti.

Dettagli delle indagini e contesto politico

Le intercettazioni della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) di Salerno rivelerebbero che Squecco intendeva colpire Alfieri, suggerendo un attentato alla sua auto nel luogo di parcheggio abituale ad Agropoli. Alfieri, avrebbe promesso di restituire l’ex lido Kennedy alla famiglia dell’imprenditore, ma successivamente avrebbe autorizzato la costruzione di un’arena nell’area. Tuttavia, oltre all’accordo elettorale, il sindaco avrebbe anche successivamente tutelato Squecco, non rivalendosi su di lui per l’abbattimento dello stabilimento balneare.

Oggi il politico chiarirà la sua posizione davanti ai giudici, come l’ex assessore Mariarosaria Picariello.

Commissione di accesso e implicazioni future

Nel frattempo a Capaccio Paestum è atteso l’arrivo di una commissione di accesso disposta dal Ministero dell’Interno. Il ministro Matteo Piantedosi vuole verificare eventuali condizionamenti o anomalie nella gestione del Comune, in vista delle elezioni amministrative previste per il 25 e 26 maggio 2025. L’accesso ispettivo potrebbe avere un impatto significativo sul contesto politico locale, già segnato da tensioni e polemiche, portando anche al rinvio del voto.

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TAG:capaccio paestumCilentofranco alfieri
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