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Sversamenti nel Vallo di Diano: la Procura chiede sette condanne

I fatti risalgono al 2019 avvenuti tra Atena Lucana e Sant'Arsenio

A cura di Federica Pistone
Pubblicato il 14 Novembre 2024
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Si è tenuta una nuova udienza del processo Shamar presso il tribunale di Lagonegro. Si tratta del processo in merito agli sversamenti illeciti di rifiuti e coinvolge otto persone, tra cui Luigi Cardiello, noto come il “Re Mida dei rifiuti”, per fatti risalenti al 2019, avvenuti tra Atena Lucana e Sant’Arsenio. Siamo ora nella fase della requisitoria. Con la conclusione della fase dibattimentale, il pm Vincenzo Montemurro ha presentato le richieste di condanna per gli imputati.

La comunicazione

È stato comunicato dallo stesso procuratore che l’accusa di associazione di stampo mafioso è risultata decaduta. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di inquinamento ambientale. Per Luigi Cardiello, il pm ha richiesto una pena di 7 anni di reclusione e una multa di 75mila euro. Per Gianluigi Cardiello e Pasquale Quagliano sono stati chiesti 6 anni di reclusione e una multa di 50mila euro ciascuno.

Il provvedimento

Per gli imprenditori Francesco Pinto e Raffaele Pinto, la Procura ha chiesto 4 anni di reclusione e una multa di 100mila euro. Infine, per Simone Nisi e Vincenzo Langone, il pm ha richiesto 2 anni di reclusione e rispettivamente 25mila euro di multa. È stata richiesta l’assoluzione per Giovanni Cardiello.

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TAG:processo shamarsversamenti illecitivallo di diano
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