Nella mattinata di oggi, presso la Prefettura, è stato sottoscritto il protocollo d’intesa “Sicurezza nei presidi ospedalieri” tra il Prefetto di Salerno, Francesco Esposito, il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Salerno, Gennaro Sosto e il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, Vincenzo D’Amato, alla presenza del Questore di Salerno, Giancarlo Conticchio e dei Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, Filippo Melchiorre e Luigi Carbone.
Alla presentazione del protocollo hanno anche preso parte i rappresentanti degli Ordini professionali dei medici e degli infermieri nonché le Organizzazioni Sindacali rappresentative del comparto sanità, del personale amministrativo, medico, infermieristico e delle altre professioni sanitarie.
L’obiettivo del protocollo
L’obiettivo comune è prevenire atti di violenza, fisica o verbale, perpetrati nei confronti del personale che opera nei Pronto soccorso e nei reparti più esposti a rischio nonché definire modalità di attivazione delle forze di polizia per garantire un tempestivo intervento. Altro tassello fondamentale è la specifica formazione del personale medico e sanitario in materia di prevenzione e gestione delle situazioni di conflitto. La stesura del Protocollo è stata preceduta da incontri organizzati dalla Prefettura, in cui sono state coinvolte entrambe le Aziende sanitarie, gli ordini professionali e le organizzazioni sindacali di categoria. Pur prendendo atto che in provincia di Salerno il fenomeno – per numero e tipologia di eventi – non presenta la stessa gravità rispetto ad altre realtà territoriali si è ritenuto di doverlo affrontare in modo sistematico, coinvolgendo anche professionisti e lavoratori per condividere le strategie e acquisire contributi concreti. Il patto firmato oggi interviene dopo l’entrata in vigore del decreto-legge 1° ottobre2024 n. 137 che ha introdotto specifici interventi – con modifiche sia al codice penale che al codice di procedura penale – per contrastare minacce e aggressioni crescenti al personale sanitario: una circostanza aggravante al reato di danneggiamento e procedure più efficaci per l’arresto in flagranza, anche con la possibilità di arresto in flagranza differita.
Gli impegni assunti
Tra i principali impegni assunti: l’istituzione di un tavolo di lavoro che effettuerà un’analisi periodica degli episodi di violenza verbale e fisica, individuando azioni da mettere in campo per prevenire e contenere i rischi – i dati verranno esaminati anche in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica; l’introduzione di figure con compiti di mediazione e risoluzione dei conflitti che possono insorgere tra operatori sanitari e pazienti. In particolare, per dare accoglienza e corretta informazione ai familiari di chi accede ai Pronto soccorso, verrà progressivamente istituito un “servizio sentinella” con personale dedicato per rispondere ai bisogni socio-sanitari emergenti e intercettare le necessità di utenti particolarmente vulnerabili (vittime di violenza, minori in situazione di abuso alcool sostanze stupefacenti). Ampio spazio anche a campagne di sensibilizzazione a tutela del benessere dei lavoratori e della salute dei pazienti con l’istituzione di appositi punti di informazione nei Pronto soccorso, cartellonistica dedicata ed eventuale utilizzo di social media. Viene ulteriormente rafforzata la cornice di sicurezza delle strutture ospedaliere: molti presidi sanitari sono già stati inseriti tra gli obiettivi sensibili nel piano di controllo coordinato del territorio per garantire forme di vigilanza esterna agli ospedali più a rischio e in alcuni siti potranno essere installati pulsanti di emergenza collegati alle postazioni delle Forze di Polizia.
Le dichiarazioni
È previsto un potenziamento, ove necessario, del servizio di guardiania privata – dotando eventualmente alcune strutture della presenza di vigilanza armata – e un incremento dei circuiti di videosorveglianza.
Il Prefetto Esposito a margine dell’incontro ha dichiarato: «con questo accordo facciamo un altro passo avanti per strutturare una rete istituzionale che promuova la sicurezza nelle strutture sanitarie più esposte. Abbiamo individuato strategie congiunte, integrate e concrete per cercare di arginare il grave fenomeno delle aggressioni ai sanitari e garantire il diritto alla salute dei pazienti. Sarà fondamentale continuare a monitorare l’andamento della situazione e tutelare, anche attraverso iniziative di sensibilizzazione culturale, chi si prende quotidianamente cura di noi».