Palestina
Aumenta sempre di più il numero di comuni del Cilento, Vallo di Diano e Alburni che sostiene la Palestina. L’ultimo in ordine di tempo è Ottati che ha detto “si” al “Riconoscimento dello Stato di Palestina come Stato sovrano e indipendente, conformemente alle risoluzioni delle Nazioni Unite e al diritto internazionale”.
L’atto di indirizzo si basa su una serie di premesse che richiamano risoluzioni internazionali e posizioni politiche. Viene ricordato che già nel 1974 la risoluzione ONU 3237 riconobbe all’OLP lo status di osservatore. Successivamente, nel 1997, la risoluzione ONU 43 definì l’OLP con una qualifica di Stato, riconoscendole una serie di diritti. Si fa riferimento anche alla risoluzione ONU 67/19 del 2012 che ha conferito alla Palestina lo status di osservatore permanente, equiparandola allo Stato della Città del Vaticano all’interno delle
Nazioni Unite.
La delibera cita anche la risoluzione del 2014 del Parlamento Europeo, che approvò con ampia maggioranza il riconoscimento dello Stato di Palestina, esortando indirettamente gli Stati membri dell’Unione Europea a fare lo stesso.
Il documento mette in evidenza che lo Stato di Palestina è già riconosciuto da circa l’80% della popolazione mondiale, corrispondente a oltre il 70% dei membri dell’ONU. Vengono citate le posizioni di importanti figure politiche italiane: la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al vertice del Cairo per la Pace del 21 ottobre 2023, ha dichiarato che: “…il Popolo Palestinese deve avere il diritto a essere una Nazione che si governa da sé, in libertà, accanto a uno Stato di Israele al quale deve essere pienamente riconosciuto il diritto all’esistenza e il diritto alla sicurezza. Su questo l’Italia è pronta a fare assolutamente tutto ciò che è necessario…”. Anche la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha chiesto il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’UE.
La delibera impegna il sindaco e la giunta a inoltrare al Governo italiano la richiesta di riconoscimento dello Stato di Palestina. Si richiede inoltre la sospensione del trasferimento di armi e degli accordi commerciali fino a un cessate il fuoco permanente, e il ripristino dei fondi destinati all’UNRWA.
Il Comune si impegna anche a potenziare il progetto di accoglienza per famiglie provenienti da Gaza, in particolare quelle con bisogni medici specifici.
Se Ottati scende in campo per le vie istituzionali c’è anche chi va oltre. Il Comune di Sant’Angelo a Fasanella infatti, è pronta ad accogliere e curare i feriti palestinesi che necessitano di cure specialistiche, replicando l’iniziativa già attuata per i profughi ucraini.