Ettari di vegetazione distrutti, case minacciate dalle fiamme e vigili del fuoco costretti agli straordinari: si è registrata una vera e propria emergenza incendi, questo weekend, in tutta la provincia di Salerno. Forte caldo e vento sono stati i fattori ideali affinché le fiamme si propagassero in fretta, ma a determinare i roghi, verosimilmente, è stata la mano dell’uomo, almeno in gran parte dei casi.
Weekend impegnativo sul fronte degli incendi
Tutto è iniziato sabato a Casal Velino, quando un incendio è divampato in via Fontanelle. Forse questo è stato l’unico caso in cui le fiamme si sono originate accidentalmente, a causa di un guasto a una cabina elettrica. Più grave la situazione ad Agropoli, dove nella notte un rogo è divampato in località Moio Alto. Le fiamme, in poche ore, hanno distrutto ettari di vegetazione arrivando a minacciare le abitazioni, compresa una casa che ospita persone con disabilità. Nelle stesse ore, tra Ascea e Pisciotta, le fiamme divoravano la vegetazione in località Fiumicello. I vigili del fuoco hanno impiegato oltre 12 ore per avere la meglio sul rogo. Il giorno seguente il quadro era quello di un territorio devastato.
L’emergenza incendi è proseguita anche nella giornata di domenica: a Policastro, un canneto è andato a fuoco. A Capaccio Paestum, invece, sono circa cinquemila gli ettari andati in fumo a ridosso della SS18.
Ma è a Salerno che si è registrata la situazione più complessa: un incendio sul Monte Bonadies ha tenuto impegnate diverse squadre dei vigili del fuoco. Probabile che ad originare le fiamme siano stati i fuochi d’artificio per la festa di Monte Castello a Cava de’ Tirreni. L’allerta resta alta su tutto il territorio.